Orig.: Stati Uniti (2006) - Sogg.: Charles Leavitt, C. Gaby Mitchell - Scenegg.: Charles Leavitt - Fotogr.(Scope/a colori): Eduardo Serra - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: Steven Rosenblum - Dur.: 143' - Produz.: Paula Weinstein, Edward Zwick, Marshall Herskovitz, Graham King, Gillian Gorfil - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.
Interpreti e ruoli
Leonardo Di Caprio (Danny Archer), Djimon Hounsou (Solomon Vandy), Jennifer Connelly (Maddy Bowen), Kagiso Kuypers (Dia Vandy), Arnold Vosloo (col. Coetzee), Anthony Coleman (Cordell Brown), Marius Weyers (Van De Kaap)
Soggetto
Sierra Leone, 1999. Danny Archer, ex mercenario dello Zimbabwe, ora dedito a scambiare diamanti in cambio di armi, viene a sapere che Solomon Vandy, un pescatore fatto prigioniero e costretto a lavorare nelle miniere, é in possesso di un raro diamante di pietra rosa e vuole impadronirsene. Solomon a sua volta sa che questa pietra può rappresentare la sua via di salvazza: per liberare la moglie e il figlio e per permettere loro di fuggire in altre zone. Tra di loro entra in gioco Maddy Bowen, giornalista americana caparbiamente intenzionata a cercare la verità sui 'diamanti insanguinati'. Archer libera Solomon e entrambi tentano la fuga, attraverso il territorio dei ribelli. Dopo Solomon è riuscito a liberare il figlioletto che era stato reclutato tra i "bambini soldato", il percorso nella foresta diventa veramente difficile. Braccati dai soldati, i due cercano riparo. Ma Danny viene colpito e resta sul posto, mentre invita l'amico a fuggire. Danny muore. Qualche tempo dopo a Londra Solomon denuncia in un pubblico consesso il drammatico traffico di diamanti che alimenta il traffico di armi e quindi la guerra.
Valutazione Pastorale
Si tratta di una storia a tinte forti su temi, come di dice, di drammatica attualità. Al centro, ancora una volta, L'Africa, continente veramente dalle mille facce, dalle infinite contraddizioni. In Sierra Leone la guerra civile del fine decennio dei Novanta ha segnato lutti, torture, dolori senza fine. Difficile, ma non impossibile, cercare di ricostruire i fatti. Si parte dai dimanti e da un protagonista, uomo senza scrupoli, che vorrebbe 'restarne fuori' ma poi decide di schierarsi fino a rimetterci la vita. Im mezzo un ragazzo di colore che lotta per la propria famiglia, e una giornalista che vuole fare bene il proprio mestiere. Il racconto procede sui binari di una denuncia netta, precisa, inesorabile. E ben saldo è anche il taglio spettacolare, al servizio del 'divo' Di Caprio, e con il contorni di mezzi, ambienti, comparse. Un film dunque ben costruito sulle cadenze geometriche dell'alternanza tra momenti di massa, dialoghi a due, monologhi. Tutta vera la voglia di far sentire la voce (anche contro il deprecabile fenomeno dei 'bambini-soldato") e di condannare il commercio di armi. Il film, girato con totale professionalità, é da valutare, dal punto di vista pastorale, come accettabile, e segnato da crudezze. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo presente il divieto ai minori di 14 anni. Attenzione quindi sarà da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.