BOOGIE NIGHTS – L’ALTRA HOLLYWOOD

Valutazione
Inaccettabile, squallido
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Paul Thomas Anderson
Durata
153'
Anno di uscita
1998
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BOOGIE NIGHTS
Distribuzione
Cecchi Gori Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Paul ThoPaul Tho
Musiche
Michael Penn
Montaggio
Dylan Tichenor

Sogg e Scenegg.: Paul Tho-mas Anderson - Fotogr.: (Scope/a colori) Robert Elswitt - Mus.: Michael Penn - Montagg.: Dylan Tichenor - Dur.: 153' - Produz.: Paul Thomas Anderson, Lloyd Levin, John Lyons, Joanne Sellar

Interpreti e ruoli

Mark Wahlberg (Eddie Adams), Burt Reynolds (Jack Horner), Julianne Moore (Amber Waves), Heather Graham (Rollergirl), John C.Reilly (Reed Rothchild), Philip Seymour Hoffman (Scott J.), Don Cheadle (Buck Swope), Melora Walters, William H.Macy, Luis Guzman, Alfred Molina, Philip Baker Hall, Thomas Jane, Ricky Jay, Robert Ridgely.

Soggetto

A Los Angeles, nel 1977, Jack Horner, regista di film pornografi-ci, non si rassegna ad essere considerato un mediocre, è convinto di valere molto e vuole che il suo cinema migliori sempre di qualità, per ottenere una maggiore considerazione da critici e pubblico. Una sera, in un locale, avvici-na Eddie Adams, un giovane che fa il cameriere e, dopo qualche preambolo, lo convince a presentarsi al suo studio per effettuare alcuni provini. Jack si è accorto che Eddie è ben dotato di ciò che soprattutto interessa nelle sue sto-rie. Eddie si mostra del tutto naturale davanti alla macchina da presa, riesce a girare una scena d’amore dopo l’altra, e Jack è molto contento di lui. Preso il nome d’arte di Dick Diggler, il ragazzo gira un film dopo l’altro, diventando in breve molto famoso. Le cose sembrano andare bene per qualche tempo finché, all’inizio degli anni Ottanta, comincia a verificarsi una crisi sempre più accentuata di quel tipo di film. E’ il momento in cui si fa largo il sistema delle videocassette, che va a sostituire il prodotto in pellicola. Tra Jack, Dick e la protagonista femminile Amber i rapporti peggiorano, le liti sono sempre più frequenti. L’ambiente si deteriora e Little Bill, uno della troupe, non reg-ge alla situazione e si uccide. Abbandonato a sé stesso, Dick diventa una spe-cie di vagabondo. Quando si rende conto di non potere sopravvivere da solo, torna da Jack, che nel frattempo a ripreso a produrre film, ora su nastro magnetico. Mentre si prepara, davanti allo specchio, Dick si autoincensa, complimentandosi con sé stesso per la propria, ancora intatta “carica inter-pretativa”.

Valutazione Pastorale

il film si propone come un viaggio dietro le quinte dell’industria del cinema pornografico, un mondo ai più sconosciuto e che certo rappresenta, come precisa l’aggiunta italiana nel titolo, l’altra faccia, poco gratificante, del cinema americano. Precisa e vivace la ricostruzione della Los Angeles tra fine anni ’70 e primi anni ’80, ma tutto si ferma qui. Per il resto il film fallisce in pieno l’obiettivo di porsi come denuncia di quel mondo, indulgendo troppo su immagini facilmente pruriginose e accattivanti. Ne esce anzi quasi il ritratto di un ambiente dove si muovono persone tutto sommato semplici e simpatiche, vittime di meccanismi più grandi di loro. Una conclusione che, dal punto di vista pastorale, è da valutare del tutto inaccettabile. Utilizzazione: esclusa la programmazione ordinaria, molte perplessità sorgono anche nella prospettiva di un utilizzo più ristretto e in contesti più motivati. La sostanziale superficialità della vicenda non offre motivi veramente utili per una riflessione sull’argomento.

Le altre valutazioni

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