BOYZ’N THE HOOD – STRADE VIOLENTE *

Valutazione
Discutibile, Crudo
Tematica
Delinquenza minorile
Genere
Drammatico
Regia
John Singleton
Durata
107'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BOYZ'N THE HOOD
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
John Singleton
Musiche
Stanley Clarke
Montaggio
Bruce Cannon

Sogg. e Scenegg.: John Singleton - Fotogr.: (normale/a colori) Charles Mills - Mus.: Stanley Clarke - Montagg.: Bruce Cannon - Dur.: 107' - Produz.: Steve Nicolaides - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Ice Cube (Dough Boy), Cuba Gooding Jr. (Tre Styles), Morris Chestnut (Ricky), Larry Fishburne (Furios Styles), Redge Green (Lil Chris), Angela Bassett (Reva Styles), Tyra Ferrell, Desi Arnez Hines, Baha Jackson, Donovan Mc Crary, Kenneth Brown

Soggetto

nelle strade del ghetto nero di Los Angeles può accadere di tutto: anche che rientrando da scuola i bambini inciampino in un cadavere non rimosso. La violenza è di casa e le risse fra bande sono quotidiane. Cresce in quella che è detta la "giungla" il giovane Tre, di cui il padre Furious Styles separato da Reva è deciso a fare un uomo. Tre ha diciassette anni e per amici due fratelli: Dough, spacciatore, violento e già reduce di galera e Ricky, più ragionevole, che aspira ad una borsa come giocatore di football nella squadra di un college, più un altro ragazzo, che uno scontro fra teppisti ha obbligato a vivere in una carrozzella. Varie le avventure e molti i rischi quotidiani. Tre è timido e pieno di paure con le ragazze, ma in sostanza ascolta i consigli del padre, lo ammira e capisce quello che Styles continua a proclamare, e cioè che i "fratelli neri" non debbono scontrarsi fra di loro. Frattanto da un'auto in corsa si spara per una inezia contro Ricky: il ragazzo viene ucciso, proprio mentre la madre di questi, Brenda, riceve la lettera di ammissione del ragazzo al college. Anche Tre, sconvolto, si arma per attaccare i colpevoli, ma sarà Dough a sparare ed eliminare costoro, per vendicare a modo suo e tragicamente il congiunto assassinato. Poi Tre partirà per la scuola e lascerà la "giungla" dove è nato, portandosi in cuore e nella mente le parole del turbolento Dough, maturato dalla strade e dal dolore: che, cioè, i neri sono fratelli e mai debbono uccidersi fra di loro in nessun caso.

Valutazione Pastorale

se si pensa che John Singleton non ha che 22 anni, i suoi meriti come regista non potranno che rifulgere. Il film è più crudo e realistico di un documentario ed ha un suo messaggio: quando gli uomini di colore si uccidono l'un l'altro, fanno il gioco di tutti quelli di diversa pelle. È ciò che sostiene Furious, il padre del diciassettenne Tre, deciso ad additare al ragazzo un avvenire non inquinato né condizionato dalla violenza e dal delitto. Anche se di strade notturne, di assalti e sparatorie micidiali se ne son viste a più riprese, la durezza e spettacolarità delle immaginai di "Strade violente" sono innegabili. Il passaggio dall'adolescenza alla giovinezza sotto le forche caudine delle armi spianate e dell'odio ne è marchiato a fuoco. Un po' lento all'inizio e un po' didascalico nella figura paterna, il film si fa via via più denso e agghiacciante, per il realismo di certi episodi. Degna di elogi per vivezza e quotidianità la cornice, dove bravate e sfide vengono sottolineate con validità. Il tutto è duro e spietato, né lascia sicuramente indifferenti, anche per il dialogo ovviamente grossolano. Efficace la colonna sonora e molto attenti e volenterosi gli interpreti.

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