BUFERA IN PARADISO

Valutazione
Futile, Grossolanità
Tematica
Genere
Farsesco
Regia
George Gallo
Durata
106'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
TRAPPED IN PARADISE
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
George Gallo
Musiche
Robert Folk
Montaggio
Terry Rawlings

Sogg. e Scenegg.: George Gallo - Fotogr.: (scope/a colori) Jack N.Green - Mus.: Robert Folk - Montagg.: Terry Rawlings - Dur.: 106' - Produz.: Jon Davison, George Gallo

Interpreti e ruoli

Nicolas Cage (Bill Firpo), Jon Lovitz (Dave), Dana Carvey (Alvin), Madchen Amick (Sarah), Vic Manni (Vic Mazzucci), Donald Moffat (Clifford Anderson), Florence Stanley (madre dei Firpo), Paul Lazar, Frank Pesce, John Ashton, Richard B.Shull, Andrew Miller, Sean Mc Cann, Gerard Parkes, Angela Paton.

Soggetto

nel periodo natalizio, Bill Firpo, ex detenuto, ha la sorpresa di veder uscire di prigione i suoi due fratelli: Dave, un bugiardo inveterato, e Alvin, cleptomane incorreggibile. Dave ha una lettera di un compagno di galera, Vic Mazzucci, per la figlia Sarah, che vive a Paradise, in Pensylvania. In libertà vigilata non potrebbero uscire dallo stato di New York, ma la sventatezza di Alvin che ruba in un magazzino e il dover sfuggire al conseguente arresto provoca la fuga dei tre su un'automobile rubata. Dave convince Bill a recarsi a Paradise e, qui giunti, decidono di fronte alla ghiotta occasione di impadronirsi di migliaia di dollari versati sotto i loro occhi di rapinare la assai poco sicura banca locale. Ma per una sorta di maledizione, non riescono ad allontanarsi col denaro: vanno fuori strada con un'automobile rubata, arrivano ad usare una slitta a cavallo, e addirittura una barca, con Alvin che quasi muore assiderato nel fiume. Per colmo di ironia, chi li ospita e li conforta è proprio il direttore della banca, Clifford Anderson. Sarah, pur consapevole del furto, non li denuncia, ma li invita ad andarsene. Frattanto Vic, saputo della rapina, da lui architettata da tempo, evade, e rapisce la madre dei Firpo, per ottenere il denaro. Intanto i tre, pentiti, restituiscono il denaro ad un reverendo, firmandosi "I tre Re Magi". Dave svela all'infuriato Bill che la lettera di Vic era un imbroglio e di aver chiamato la polizia al supermarket. Poi i tre fratelli vengono sequestrati da due vice sceriffi merciai, che hanno venduto loro il passamontagna della rapina, e vogliono anche loro il denaro. Infine tutti si ritrovano nella casa degli Anderson alla mercé di Vic e del complice: mentre la polizia e l'FBI, da tempo sulle tracce dei banditi, circondano l'edificio, il figlio dello sceriffo spara a Vic. Le testimonianze favorevoli e l'omertà dei locali scagionano i Firpo: Bill decide anzi di restare perché innamorato di Sarah e desideroso di cambiare vita.

Valutazione Pastorale

l'unica riserva potrebbe essere costituita da un dialogo grossolano e da una presentazione della confessione di chiaro stampo grottesco: il sacerdote protestante che confessa Bill fa le parole crociate sul giornale mentre amministra il sacramento (nel finale poi si sottolinea il fatto che nella chiesa protestante non vi sia la confessione). Il fatto più evidente è che questo film è sostanzialmente stupido, farraginoso, farcito di una miriade di microstorie infilate l'una nell'altra. E difatti, tra uno sbadiglio e l'altro, tra una serie di trovate una più sciocca dell'altra, con una recitazione tra il demenziale ed il velleitario, questa pseudo fiaba di Natale scorre senza lasciare traccia. Cage è più amorfo e tontolone che mai, e non molto meglio fanno i due guitti che lo affiancano, con una serie di smorfie, lazzi, frizzi e battute penose. Spettacolo tutto sommato più inconsistente e fatuo che nocivo.

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