BUFFY L’AMMAZZA VAMPIRI

Valutazione
Inconsistente, Insulso
Tematica
Genere
Grottesco
Regia
Fran Rubel Kuzui
Durata
83’
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
BUFFY - THE VAMPIRE SLAYER
Distribuzione
Fox
Soggetto e Sceneggiatura
Joss Whedon
Musiche
Carter Burwell
Montaggio
Camilla Toniolo, Jill Savitt

Sogg. e Scenegg.: Joss Whedon - Fotogr.: (normale/a colori) James Hayman - Mus.: Carter Burwell - Montagg.: Camilla Toniolo, Jill Savitt - Dur.: 83’ - Produz.: Kaz Kuzui, Howard Rosenman – Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Kristy Swanson (Buffy), Donald Sutherland (Merrick), Paul Reubens (Amilyn), Rutger Hauer (Lothos), Luke Perry (Pike), Stephen Root (Gary Murray), Randall Batinkoff (Jeffrey), Candy Clark, Mark De Carlo, David Arquette, Natasha Gregson Wagner, Paris Vaughan, Amanda Anka

Soggetto

nella California del sud, Buffy, allegra e fiorente majorette del liceo Hemery, sembra preoccupata solo del vestito da indossare per uscire col suo ragazzo. Ma il misterioso signor Merrick, che rivive nel tempo per addestrare le giovani donne prescelte per eliminare i vampiri, le rivela che è proprio lei quella eletta. Riluttante ad accettare la realtà, Buffy viene portata al cimitero per una dimostrazione, e accetta di farsi allenare alla lotta contro i mostri dal misterioso individuo. In città sono iniziate infatti misteriose morti ad opera di un vampiro che si rivela essere il collaboratore di Lothos, capo della sinistra congrega che si va ingrossando ad ogni nuova vittima. Merrick soccombe in uno scontro con Lothos, e a Buffy resta l’aiuto del solo Pike, un balordo il cui più caro amico è divenuto anch’esso vittima dei vampiri e lo perseguita. I vampiri invadono la discoteca dove si celebra il ballo di fine anno, ma Buffy, che, dopo la morte di Merrick ad opera di Lothos aveva pensato di abbandonare, convinta da Pike, l’incarico affronta il capo dei mostri e lo elimina.

Valutazione Pastorale

una delle armi più spuntate dall’uso, oltreoceano, per destare l’attenzione di lettori o spettatori, è quella di proiettare una persona qualsiasi in una situazione per lui tanto anonima quanto pericolosa. Su tale abusatissmo escamotage si basa questa commedia, che vorrebbe imitare lo stile horror-grottesco, in cui ben altri talenti si sono cimentati, con risultati talvolta assai felici. Qui siamo di fronte ad un’autentica pagliacciata, dove figurano sorprendentemente attori dal nome altisonante, che senza alcuna vergogna o rispetto per il loro blasone, calati in parti risibili, offrono la peggiore interpretazione della loro carriera. La regia e la produzione hanno trasformato il set in un raduno di rampolli e parenti di nomi illustri: figurano nel cast David Arquette (il fratello di Rosanna), Natasha Gregson Wagner (figlia di Robert Wagner e Nathalie Wood), Paris Vaughan (figlio di Sarah Vaughan), ed appare in una particina persino la figlia di Paul Anka. E questo pizzico di cronaca mondana è forse l’unico elemento di curiosità attorno a questa pellicola, che accozza elementi del gotico, dell’horror, del film di karatè, della commediola sentimentale giovanile in un guazzabuglio. Da un punto di vista pastorale non rivelano particolari segni negativi, se non l’insulsaggine del tutto, che non può essere approvata in nessun modo. L’inconsistenza del prodotto ne limita al minimo le eventuali capacità offensive.

Le altre valutazioni

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