Sogg.: Simona Izzo, Graziano Diana - Scenegg.: Simona Izzo, Graziano Diana, Giuseppe Manfridi - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alessio Gelsini Torresi - Mus.: Nicola Piovani - Montagg.: Carla Simoncelli - Dur.: 92' - Produz.: Vittorio Cecchi Gori.
Interpreti e ruoli
Diego Abatantuono (Dario), Maria Grazia Cucinotta. (Maddalena), Ricky Tognazzi (Fabrizio), Simona Izzo (Margherita), Giobbe Covatta (Sandro), Giuppy Izzo (Tatiana), Francesco Venditti (Lorenzo), Alexandra La Capria, Isa Bellini, Chiara Salerno.
Soggetto
Dario fa il guardiano notturno in un mobilificio sul lungomare di Ostia, riesce a vedere poco Maddalena, la donna con cui vive e che gli ha dato due figli, e ha il problema di Anna, l'ex moglie che vuole cinque milioni per acconsentire al divorzio. Contabile nello stesso mobilificio è Sandro, che vive risparmiando su tutto, quando un giorno rivede una ragazza russa conosciuta anni prima che ha ora due bambini senza padre. Amico di Sandro è Fabrizio, attore, che sta preparando un testo da recitare all'aperto insieme alla moglie Margherita: i loro scontri finiscono per confondersi tra finzione e realtà. Ci sono poi i giovani Lorenzo, nipote di Dario, e la fidanzata Luisa che sognano una casa tutta per loro e intanto approfittano della stanza da letto della nonna, la mamma di Dario. Questi alla fine ottiene il divorzio, Sandro tiene con se Tatiana, la ragazza russa, con i figli, i due attori trovano nella finzione scenica la forza per andare avanti nel loro rapporto.
Valutazione Pastorale
Storie di vita quotidiana si intersecano, si incontrano, riprendono ognuna la propria strada, continuando ad affrontare i problemi di tutti i giorni, che forse non si risolvono ma vanno affrontati con corag-gio, con convinzione, con rispetto l'uno dell'altro. L'assunto sarebbe stato rispettabile, la realizzazione però copre tutte le buone intenzioni. Escluso infatti, l'"episodio" che vede protagonista Sandro e che ha risvolti forse banali ma positivi, il resto del film cede a situazioni di una comicità corriva e pesante dentro la quale si perdono anche attori di valore come Diego Abatantuono. Volgarità diffuse e inserite a forza per strappare scarse risate appesantiscono il dialogo, al pari di molte situazioni che avrebbero potuto proporsi come specchio divertito e critico di certa società italiana contemporanea. Dal punto di vista pastorale, risalta poi il modo molto superficiale di trattare il tema famiglia. Utilizzazione: Da escludersi per la programmazione ordinaria, e molto difficile da prendere in considerazione anche per contesti più ristretti, sia pure per affrontare tematiche inerenti aspetti di costume e abitudini dell'Italia di oggi.