CERVELLINI FRITTI IMPANATI

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Disabilità
Genere
Drammatico
Regia
Maurizio Zaccaro
Durata
98'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Italia
Distribuzione
I.I.F.
Soggetto e Sceneggiatura
Maurizio Zaccaro da un'idea di Alessandro Haber
Musiche
Alessio Vlad, Claudio Capponi
Montaggio
Amedeo Salfa

Sogg.: da un'idea di Alessandro Haber - Scenegg.: Maurizio Zaccaro - Fotogr. (panoramica/ a colori): Pasquale Rachini - Mus.: Alessio Vlad, Claudio Capponi - Montagg.: Amedeo Salfa - Dur.: 98' - Produz.: Hera International Film, Italian International Film.

Interpreti e ruoli

Alessandro Haber (Antonio), Anna Galiena (Marianna), Roberto Citran (Valerio), Dennis Lawson

Soggetto

Antonio, un quarantenne mentalmente leso a causa di un lontano incidente d'automobile dove è morta la moglie Elisabetta, vive a Trieste con il fratello Valerio nella vasta casa dei suoi (morti da qualche tempo), com-pletamente regredito ad uno stato infantile (al punto di chiamare papà il fratello che lavora nel vicino Hôtel Savoia e che si prende cura di lui, anche per un senso di colpa, perché era proprio lui alla guida la sera dell'incidente automobilistico). Quando Valerio s'innamora di Marianna e vorrebbe fare con lei una gita in una houseboat (per conoscersi meglio e visitare un rudere su un isolotto, che vorrebbe trasformare in albergo), è costretto a farle cenno di tale situazione penosa. Per toglierlo dalla comprensibile indecisione, Marianna si reca in casa di Antonio e rimane scossa dall'impatto con quell'adulto bambino, ma non intende rinunciare alla gita tutti insieme. Mentre la confortevole houseboat naviga sulla laguna nel clima più sereno ed euforico dei tre, Valerio è preso da un colpo di sonno: Antonio s'impadronisce dei comandi e imprime una forte accelerazione all'imbarcazione che va a impantanarsi dentro un canneto, costringendo Valerio a lasciarla per chiedere aiuto. Nel frattempo scoppia un uragano che risveglia impressioni rimosse nel subconscio di Antonio: le lontane nozze con Elisabetta, i rovesci d'acqua sull'autostrada la sera stessa delle nozze, la brusca frenata di Valerio, che si trova alla guida, per evitare lo scontro con un mezzo pesante sbucato all'improvviso, l'urto tremendo. Racconta tutto questo all'attonita Marianna, e subito ripiomba nel suo stato regressivo. Tutto gli si confonde, mentre la bufera rimette in rotta l'imbarcazione e la sospinge a largo, finché va nuovamente ad urtare contro la terraferma, costringendo i due a trovare rifugio su un isolotto, al riparo di un rudere, dove trascorrono la notte. Quando, dopo affannose ricerche, vengono ritrovati da Valerio e da una motovedetta della Guardia costiera, Marianna, affascinata dal mondo fantasioso e irreale nel quale l'ha introdotta Antonio, finisce con unirsi a Valerio nell'assistenza del "diverso", per un ritorno comune al mondo sognante dell'infanzia, pieno d'incantato stupore.

Valutazione Pastorale

L'idea di far riflettere sul dramma dei portatori di lesioni mentali irrecuperabili (e di coloro che si trovano a doverli assistere) perché non vengano abbandonati ad anonime strutture psichiatriche pubbliche, che ne peggiorerebbero l'esistenza, è di per sé positiva. Il film si presenta narrativamente alquanto sconnesso e ripetitivo come le altalenanti fantasie del suo protagonista interpretato in maniera convincente da Alessandro Haber, con buona fotografia e intuizioni felici, ma tematicamente vago. Dal punto di vista pastorale, ad eccezione di qualche situazione che richiede delle riserve, il film è accettabile.

Le altre valutazioni

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