CHA CHA CHA

Valutazione
Consigliabile, Problematico
Tematica
Droga, Famiglia - genitori figli, Giallo - Triller, Mass-media, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Marco Risi
Durata
90'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Francia, Italia
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Marco Benevento
Montaggio
Clelio Benevento

Orig.: Italia/Francia (2012) - Sogg. e scenegg.: Marco Risi, Andrea Purgatori, Jim Carrington - Fotogr.(Scope/a colori): Marco Onorato - Mus.: Marco Benevento - Montagg.: Clelio Benevento - Dur.: 90' - Produz.: Angelo Barbagallo per BIBI Film in coproduzione con Babe Films, RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Luca Argentero (Corso), Eva Herzigova (Michelle), Claudio Amendola (Torre), Pippo Delbono (avvocato Argento), Pietro Ragusa (Muschio), Bebo Storti (Massa), Marco Leonardi (fotografo), Jan Tarnovskij (Tommaso), Shel Shapiro, Nino Frassica

Soggetto

A Roma, oggi. Corso è u investigatore privato, già in servizio alla poliaiz. Michelle, ex attrice e compagna di Corso molti anni prima, lo incarica di sorvegliare il figlio sedicenne. Corso esegue ma una sera in discoteca ne perde le tracce. Lo rivede fuori del locale, ma è troppo tardi: il ragazzo alla guida di una piccola macchina viene centrato in pieno da un SUV e muore sulla strada. Incidente o qualcos'altro? Il dolore della mamma è incontenibile: separata dal padre, è ora sposata con Argento, un avvocato molto potente. Incaricato di propseguire nelle indagini, Corso finisce per scontrarsi con Torre, ispettore di polizia: tra i due in passato c'erano stati non pochi screzi. La ruggine prosegue ma la cocciutaggine di Corso riesce ad imprimere alle indagini la direzione giusta. E Torre scrive la parola fine.

Valutazione Pastorale

Con questo sono 15 i lungometraggi diretti ad oggi da Marco Risi, il figlio di Dino: aveva cominciato con commedie leggere, quali "Vado a vivere da solo" (1982) e "Un ragazzo e una ragazza (1984), per poi toccare un certo realismo con "Mery per sempre" (1989) e "Ragazzi fuori" (1990) fino a "Fortapasch" (2009). Da queste parti si muove anche ora, in bilico tra varie suggestioni, costeggia il thriller, scende nel dramnmatico, sfiora il pamphlet politico. Il risultato è un racconto di generosa verità e di convinta meticolosità visiva. Il regista ha il merito di non pretendere più di quello che può dare. Muove l'ìazione in una Roma notturna, buia, ostile nella quale il respirod ei potenti alita forte e nel chiuso delle segrete stanze. Unico appiglio è offerto dalla presupposta libertà offerta dalla tecnologia, dal web, dalla rete. Lòe regole del genere tengono e lo spettacolo è convincente e di buona tenuta spettacolare. Il marcio appare come tale, Corso è il buono che si sacrifica, Torre è la legge che cerca sempre gli opportuni compromessi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazioe ordinaria e in successive ocasioni come prodotto italiano di buona tenitura narrativa. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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