CHARLOT (CHAPLIN) *

Valutazione
Discutibile, Realistico
Tematica
Genere
Biografico
Regia
Richard Attenborough
Durata
144'
Anno di uscita
1993
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
CHARLOT
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Diana Hawkins, William Boyd, Bryan Forbes, William Goldman tratto da "La mia vita" di Charles S. Chaplin e "Chaplin: la vita e l'arte" di David Robinson
Musiche
John Barry
Montaggio
Ann V. Coates

Sogg.: tratto da "La mia vita" di Charles S. Chaplin e "Chaplin: la vita e l'arte" di David Robinson - Scenegg.: Diana Hawkins, William Boyd, Bryan Forbes, William Goldman - Fotogr.: (normale/a colori) Sven Nykvist - Mus.: John Barry - Montagg.: Ann V. Coates - Dur.: 144' - Produz.: Mario Kassar. Richard Attenborough

Interpreti e ruoli

Robert Downey Jr. (Charles S. Chaplin), Dan Aykroyd (Mack Sennett), Geraldine Chaplin (Hannan Chaplin), Kevin Dunn (J. Edgar Hoover), Anthony Hopkins (George Hayden), Milla Jovovich (Mildred Harris), James Woods (Avvocato Joseph Scott), Moira Kelly, Kevin Kline, Diane Lane, Paul Rhys, Penelope Ann Miller, John Thaw, Marisa Tomei

Soggetto

a partire da un'ipotetica intervista a Chaplin già anziano a riposo nella sua villa svizzera e dalle domande che gli pone il suo biografo David Robinson, si snodano a flash-back le vicende biografiche del vero Charles S. Chaplin, desunte dall'autobiografia del grande attore, integrata dalle ricerche di David Robinson, e intercalata da spezzoni dei suoi film più noti. Dapprima Charles bambino, tutto brio, spontaneità e disinvolta inventiva, improvvisa un divertente fuori-programma per coprire uno dei primi vuoti di memoria della madre, e più avanti è costretto, col fratello, al ricovero di lei in manicomio. Si assiste ai suoi primi incontri-scontri col mondo dello spettacolo e alla sorprendente carriera che vi compie in breve, grazie al suo straordinario talento; si vedono aprirsi i retroscena meno noti del suo privato, i suoi amori, le disavventure coniugali, le cocenti delusioni fino a quel malinconico ritiro in Svizzera, confortato da Oona O'Neil, il grande amore dei suoi anni maturi, e unica donna rimastagli fedele.

Valutazione Pastorale

il film si segue con interesse per la notorietà e la simpatia del personaggio che si intende rievocare, ma rimane allo stato di tentativo. Forse il personaggio e i fatti che lo riguardano sono ancora troppo recenti per essere oggetto di ricostruzione storica, e cinematografica anche se risulta apprezzabile l'accenno a momenti politici e sociali dell'epoca. E forse il regista ha tenuto presente una battuta di Chaplin: "se volete capirmi, guardate i miei film", senza peraltro riuscire a creare continuità fra i fatti biografici che va rappresentando e i film che di quelle situazioni e di quegli stati dì animo sono il riflesso. La stessa interpretazione di Robert Downey Jr., in qualche momento sorprendente, è talvolta forzata e quasi legnosa, specie nella rappresentazione di Chaplin anziano. Anche lo spazio riservato agli amori e alle donne dell'attore è piuttosto dilatato e dettagliato, a scapito del rigore narrativo e dell'unità psicologica del soggetto. La complessità stessa della figura di Chaplin, infine, mal si adatta ad essere raccontata nel tempo consentito da un film, e se la scenografia, i costumi d'epoca, la fotografia, la recitazione sono apprezzabili, troppe cose confluiscono nel racconto appesantendolo, per amore di fedeltà ai fatti, certo, ma a danno dell'insieme.

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