Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: Peter Steinfeld - Fotogr.(Panoramica/a colori): Bruce Douglas Johnson - Mus.: Michael Tavera - Montagg.: Richard Pearson - Dur.: 95' - Produz.: Al Corey, Bart Rosenblatt, Eugene Musso.
Interpreti e ruoli
Bette Midler (Mona Dearly), Danny De Vito (Wyatt Rash), Neve Campbell (Ellie), Jamie Lee Curtis (Rone), Casey Affleck (Bobby), William Fletcher (Phil), Marcus Thomas, Tracey Waiter, Kathleen Wilhoite
Soggetto
A Verplanck, paesino nello stato di New York, viene trovata morta Mona Dearly. Gli agenti ne danno notizia al figlio Jeff. Sulle cause della morte l'agente Wyatt non ci vede tanto chiaro e svolge alcune indagini. Jeff gli rivela che Bobby, il suo socio in affari, aveva tempo addietro minacciato la madre. Wyatt interroga Phil. Poi Bobby confessa a Ellie, figlia di Wyatt, che aveva concepito l'intenzione di fare fuori Jeff. Le cose si complicano perché Rone, la cameriera del bar, è l'amante di Jeff e vuole intervenire nel caso. Vicino al lago, Wyatt parla con Clarence, lo scemo del paese, perchè Phil é stato trovato morto, annegato proprio in quel lago. Jeff vuole spararsi, e tutti accorrono a casa sua. Qui Clarence confessa di avere ucciso Phil. E' evidente allora che la morte di Mona è avvenuta per un incidente. Ellie e Bobby ora possono sposarsi.
Valutazione Pastorale
Nelle intenzioni doveva essere il ritratto di una America provinciale minore, nascosta, quasi dimenticata. Non si può dire se è così in assoluto. Di certo, da quello che si vede in questa circostanza emerge un insieme di situazioni assolutamente sopra le righe e prive di una sia pur minima logica. Se quasi tutti i personaggi sono caricaturali fino al farsesco, a non tornare è il modo divertito con cui viene rappresentato il cinismo dei protagonisti. Un cinismo totale, che forse sarà tipico della provincia americana, ma che la regia si guarda bene dal criticare o stigmatizzare. Omicidi, funerali, furti, tradimenti: tutto è preso alla leggera con normalità e indifferenza. Si tratta in questo caso di una omologazione per niente simpatica che, dal punto di vista pastorale, induce a valutare il film come inaccettabile, e immorale.
UTILIZZAZIONE: é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altri tipi di contesti.