CHILL FACTOR – Pericolo imminente

Valutazione
Accettabile, semplice
Tematica
Politica-Società
Genere
Azione
Regia
Hugh Johnson
Durata
101'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Chill factor
Distribuzione
Columbia Tristar Films Italia
Musiche
Hans Zimmer, John Powell
Montaggio
Pamela Power

Orig.: Stati Uniti (1999) - Sogg. e scenegg.: Drew Gitlin, Mike Cheda - Fotogr.(Scope/a colori): David Gribble - Mus.: Hans Zimmer, John Powell - Montagg.: Pamela Power - Dur.: 101' - Produz.: James G.Robinson, Martin Wiley, Jeffrey R. Newman.

Interpreti e ruoli

Skeet Ulrich (Tim Mason), Cuba Gooding Jr. (Arlo), Peter Firth (Andrew Brenner), David Paymer

Soggetto

Dopo essere stato rinchiuso per dieci anni in un carcere militare, il capitano Andrew ritrova il suo avversario Richard, che aveva procurato la morte di diciotto soldati. Nel laboratorio di ricerca dell'esercito, Andrew cerca di eliminarlo, ma Richard si sottrae e riesce a non fargli prendere la borsa contenente Elvis, una nuova terribile sostanza chimica che, se non è tenuta sotto zero, può portare catastrofiche conseguenze. Del tutto casualmente la bomba capita nelle mani di Tim, cameriere nel bar, e di Arlo, che consegna gelati alla guida di un furgone frigorifero. I due si danno alla fuga, inseguiti da Andrew con i suoi sicari ma anche dalle forze militari. Dopo non poche disavventure, Andrew è convinto di aver ripreso Elvis, e mette tutti sotto minaccia. In realtà si tratta di un falso, la bomba originale è ancora in possesso di Tim. Dopo uno spericolato inseguimento, i due riescono ad uscire dal tunnel in cui erano rimasti intrappolati. Ucciso Andrew dall'esrcito, il tunnel viene bombardato e Elvis esplode. Tim e Arlo vengono salutati come eroi, ma subito dopo viene dteto loro che potrebbero anche andare in prigione perchè al corrente di segreti della sicurezza nazionale. Allora preferiscono restare anonimi e farsi curare da alcune infermiere.

Valutazione Pastorale

Si tratta di un tipico film d'azione, nel quale uno spunto narrativo a metà tra realtà e fantasia (il problema delle testate nucleari comunque esiste) serve per dare il via a quel 'pacchetto' che il genere prevede: inseguimenti, acrobazie, rischi terribili, imprese sensazionali, sparatorie da vicino e da lontano che sfidano le leggi della balistica. Un repertorio prevedibile che, se diluito con misura, può comunque creare attenzione. Qui va detto che, pur in presenza di un racconto a tratti convenzionale, non ci si annoia, anzi il tono fracassone e rumoroso serve a far passare in secondo piano certe incongruenze del copione e certi passaggi non spiegati. Stemperando le crudezze nell'ironia, il film resta innocuo e, dal punto di vista pastorale, è da valutare come accettabile, e nell'insieme semplice. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto come passatempo rapido e scorrevole.

Le altre valutazioni

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