CHRONICLE

Valutazione
Futile, superficialità
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli, Fantascienza, Male, Mass-media, Metafore del nostro tempo
Genere
Fantascienza
Regia
Josh Trank
Durata
84'
Anno di uscita
2012
Nazionalità
Gran Bretagna, Stati Uniti
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Max Landis Josh Trank, Max Landis
Musiche
Andrea Von Foerster
Montaggio
Elliot Greenberg

Orig.: Stati Uniti/Gran Bretagna (2012) - Sogg.: Josh Trank, Max Landis - Scenegg.: Max Landis - Fotogr.(Panoramica/a colori): Matthew Jensen - Mus.: Andrea Von Foerster (supervisore) - Montagg.: Elliot Greenberg - Dur.: 84' - Produz.: John Davis, Adam Schroeder.

Interpreti e ruoli

Dana De Haan (Andrew Detmer), Alex Russell (Matt Garetty), Michael B. Jordan (Steve Montgomery), Michael Kelly (Richard Detmer), Ashley Hinashaw (Casey Letter), Bo Peterson (Karen Detmer), Anna Wood (Monica), Rudi Malcolm (Wayne), Luke Tyler (Sean), Crystal Donna Roberts (Samantha), Adrian Collins . (Costly)

Soggetto

Andrew, Matt e Steve, tre studenti amici delle scuole superiori, si avventurano in una cavità apertasi in un bosco e, poco dopo, si rendono conto di avere acquisito poteri imprevedibili. Con un gesto della mano e della mente riescono a spostare oggetti, far sparire macchine, far crollare edifici. Col tempo, riescono anche ad acquisire la capacità di librarsi in volo. Ma in tal modo quello che era cominciato come un gioco assume contenuti fin troppo delicati. Andrew, sempre accompagnato dalla videocamera con cui riprende tutto, capisce di non essere in grado di gestire le conseguenze anche violente della situazione. I rischi si fanno sempre più grandi, prima Steve poi lo stesso Andrew perdono la vita. Matt cerca di recuperare la tranquillità perduta.

Valutazione Pastorale

Si comincia con uno degli studenti che passa da casa a scuola sempre con la videocamera fissa in mano, ma questo espediente della 'soggettiva' che diventa l'io narrante è ormai tutt'altro che una novità. Anzi, l'insistenza con cui il racconto prosegue lungo i percorsi già stabiliti toglie molta vivacità e ingenera qualche ripetizione. Certo abbondano citazioni, riferimenti, paragoni, paralleli, ed è indubbio il tono di divertimento degli autori. Il tasso di contaminazione dei generi attraversa il copione, procurando momenti adrenalinici e insieme passaggi statici. Il gioco alla lunga si sgonfia e non porta a conseguenze significative. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e in genere segnato da superficialità.

Utilizzazione

Il film può essere usato in programamzione ordinaria, ben tenendo presente quanto detto sopra sui suoi limiti espressivi. Certamente si indirizza ad un pubblico giovanile, rispetto al quale potrebbe suscitare riflessioni sul tema dei perdioli derivanti da un uso indiscriminato delle tecnologie.

Le altre valutazioni

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