CODICE 46

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Fantascienza
Genere
Fantascienza
Regia
Michael Winterbottom
Durata
90'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Code 46
Distribuzione
Fandango
Montaggio
Peter Christelis

Orig.: Gran Bretagna (2003) - Sogg. e scenegg.: Frank Cottrell Boyce - Fotogr.(Scope/a colori): Marcel Zyskind, Alwin Kuchler - Montagg.: Peter Christelis - Dur.: 90' - Produz.: Andrew Eaton.

Interpreti e ruoli

Tim Robbins (William), Samantha Morton (Maria), Jeanne Balibar (Sylvie), Om Puri (Backland), Nina Sosanya (Anya), Shelley King . (capo di William)

Soggetto

A Shangai in un prossimo futuro. William arriva in città con l'incarico di indagare su una frode alla compagnia di assicurazioni Sphinx. L'uomo è dotato di un 'virus empatico' che gli consente di leggere nelle menti dei sospettati. Impiegata alla Sphinx, Maria ha creato una specie di copertura assicurativa chiamata 'papelles', che permette di contenere in un unico documento passaporto e carta visa. Le persone senza questi 'papelles' sono condannate a sopravvivere in sottoculture, e non è permesso loro uscire dalle zone autorizzate. Dopo alcune indagini, William capisce che Maria ha realizzato e venduto 'papelles' falsi. Avendo scoperto il colpevole, William dovrebbe denunciarlo ai propri capi. Ma ora si accorge di essersi innamorato di Maria e di non avere il coraggio di farla arrestare. William ora è solo in una zona desertica...

Valutazione Pastorale

Nel 2003 Michael Winterbottom, il regista inglese di "Benvenuti a Sarajevo" (1997), è stato presente al Festival di Berlino con "In this world" (Orso d'oro) e a quello di Venezia con questo "Codice 46". Il secondo mette in evidenza qualche stanchezza narrativa. Incluso con generosità nella sezione principale del concorso, il racconto rientra senza dubbio nel genere 'fantascienza' ma poco dopo l'inizio si adagia su una linea espressiva abbastanza modesta che mantiene fino alla fine. La collocazione della vicenda in un prossimo futuro dovrebbe voler dire che anche negli anni a venire, pur in presenza di forti modificazioni scientifiche, i problemi dell'uomo e della donna saranno sempre gli stessi. Tutto in effetti é detto senza particolare calore e il film risulta un decoroso prodotto 'medio', comunqure sorretto da buona professionalità. Dal punto di vista pastorale, é da valutare come positivo, accettabile, anche se generalmente semplicistico. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, tenendo però presente il suo modesto impatto spettacolare. Da riservare soprattutto agli appassionati della fantascienza.

Le altre valutazioni

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