Interpreti e ruoli
Carla Fracci (Carla Fracci), Roberto Bolle (Roberto Bolle), Jeremy Irons (Jeremy Irons), Marina Abramovic (Marina Abramovic), Eleonora Abbagnato (Eleonora Abbagnato), Alessandra Ferri (Alessandra Ferri), Chiara Bersani (Chiara Bersani)
Soggetto
La diva della danza classica Carla Fracci risplende nel bel documentario “Codice Carla” firmato Daniele Luchetti. Un ritratto non convenzionale che rende onore al genio della Fracci e al contempo tratteggia storie di eccellenze in scena: Alessandra Ferri, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato, Jeremy Irons, Marina Abramovic e Chiara Bersani..
Valutazione Pastorale
Daniele Luchetti è un regista che ama sperimentare, non rimanere fermo nel proprio perimetro narrativo. E così dopo solidi successi al cinema – “La scuola” (1995), “Mio fratello è figlio unico” (2007), “La nostra vita” (2010), “Lacci” (2020) – si sta confrontando ora con altri linguaggi e formati: dalla serie Tv “L’amica geniale. Storia di chi fugge e di chi resta” (2022) alla docuserie “Raffa” (2023). L’ultima fatica del regista romano è il documentario “Codice Carla”, grintoso omaggio alla stella della danza classica Carla Fracci e insieme acuto saggio sull’arte, sul ruolo-mestiere dell’artista e sull’estetica del corpo. Prodotto da Anele, Luce Cinecittà e Rai Cinema, il film arriva nelle sale per un’uscita evento dal 13 al 15 novembre con Nexo Digital. “Codice Carla” ci conduce nelle pagine della biografia della celebre étoile milanese, che il regista racconta con una chiave originale, sorprendente e rock. Strutturato in otto capitoli, otto suggestioni (il corpo, il daimon, la morte, ecc.), il documentario ci mostra i momenti più significativi della vita e della carriera della Fracci, intervallati da riflessioni, ricordi e testimonianze di altri artisti. “Le domande che mi sono fatto – indica Luchetti – indagando sulla biografia e repertorio mi hanno spinto a costruire un ritratto prismatico che riguarda lei e la sua carriera, ma anche la figura degli artisti performativi, coloro che attraverso il loro corpo si fanno forma e opera d’arte”. Protagonisti, dunque, del documentario sono anche: Roberto Bolle, Jeremy Irons, Marina Abramovic, Carolyn Carlson, Eleonora Abbagnato, Gaia Straccamore, Alessandra Ferri, Hanna Poikonen, Enrico Rava e Chiara Bersani. Daniele Luchetti è riuscito con abilità a rendere finalmente un omaggio giusto e rispettoso alla grande diva della danza italiana, regalandole un ritratto non scontato, lontano dalla banalità, intessuto da una complessità artistica acuta e stimolante. Luchetti permette allo spettatore di accostarsi alla figura della Fracci sia pubblica che privata grazie a una varietà di filmati di repertorio forniti dall’Archivio Luce, dalla Rai e dalla famiglia dell’étoile, Beppe e Francesco Menegatti. In più, muovendosi su suggestioni musicali di matrice rock-elettronica composte da Thom Yorke (già leader dei Radiohead, qui nel doc con i brani realizzati con gli Atoms for Peace), Luchetti riesce a “manipolare” l’immagine della diva facendola riscoprire così moderna e attuale. Un’artista senza tempo. In più, si spinge con suoi inserti vocali (voice-over) qua e là persino a mettersi in dialogo con lei, rivolgendole domande o confidandole la propria meraviglia. Il marito della Fracci, Beppe Menegatti, ha utilizzato probabilmente il commento più bello per descrivere il documentario: “Un film senza fronzoli!”. Ed è proprio così, “Codice Carla” è un film bello, intenso, arioso e vibrante, perfetto per ricordare un’icona sulle punte fuori dal comune. Consigliabile, poetico, per dibattiti.
Utilizzazione
Indicato per la programmazione ordinaria e per successive occasioni di dibattito.