CODICE : SWORDFISH

Valutazione
Discutibile, violenze
Tematica
Fantascienza, Politica-Società
Genere
Spionaggio
Regia
Dominic Sena
Durata
98'
Anno di uscita
2001
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Swordfish
Distribuzione
Warner Bros Italia
Musiche
Christopher Young e Paul Oakenfeld
Montaggio
Stephen Rivkin

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg. e scenegg.: Skip Woods - Fotogr.(Scope/a colori): Paul Cameron - Mus.: Christopher Young e Paul Oakenfeld - Montagg.: Stephen Rivkin - Dur.: 98' - Produz.: Joel Silver e Jonathan D.Krane.

Interpreti e ruoli

John Travolta (Gabriel Shear), Hugh Jackman (Stanley Jobson), Halle Berry (Ginger), Don Cheadle (Roberts), Sam Shepard (senatore Reisman), Vinnie Jones (Marco), Drea de Matteo (Melissa), Rudolf Martin (Axl Torvalds), Camryn Grimes . (Holly)

Soggetto

Gabriel Shear, pericolosa spia che vuole finanziare un gruppo patriottico da lui costituito per difendere le libertà americane, mette gli occhi su un fondo segreto creato durante un’operazione di riciclaggio di denaro sporco dell’antidroga e poi rimasto fermo sui conti bancari per far crescere gli interessi. Gabriel, da buon patriota, ha le idee chiare su come risolvere il problema del terrorismo internazionale, ma ha bisogno di molti soldi e l’operazione detta in codice ‘Swordfish’ è quello che ci vuole.Il piano di Gabriel prevede l’assalto alla banca della DEA in pieno giorno, con una decina di mercenari, armi pesanti e ostaggi. Ma portare a termine una rapina di questo tipo impone di entrare nei sistemi informatici ed allora ci vuole l’aiuto di un hacker. Stanley è il migliore sulla piazza: è in libertà vigilata per aver violato tempo prima un programma dell’FBI. Gabriel invia la propria partner Ginger, che convince Stanley a fare il lavoro. Quest’ultimo però è tenuto d’occhio dall’agente informatico Roberts, che lo vede arrivare a Los Angeles e poi lo pedina. Più tardi Stanley scopre Ginger con un microfono addosso, lei si difende dicendo di essere un’agente della DEA sotto copertura per scoprire per chi lavora Gabriel. Dopo altri inseguimenti, scambi di ruoli, inganni, quando Gabriel, Ginger e Stanley convergono sulla World Banc per la rapina, Stanley ha finalmente chiara la situazione. Gabriel, intelligente quanto fanatico difensore del ‘sogno’ americano contro i terroristi di tutto il mondo, uccide Ginger. Stanley, che aveva provato a depistare i soldi su vari conti, è costretto a seguire Gabriel su un pullman con gli ostaggi che poi viene alzato in volo da un elicottero. Gabriel quindi fugge. Stanley spara un razzo e il velivolo esplode. Ora Stanley ha riavuto la figlioletta a lungo desiderata e insieme sono in viaggio. Tutto sembra finito, e invece a Montecarlo una donna che somiglia a Ginger ritira i soldi e li porta su uno yacht ad un Gabriel diverso ma riconoscibile. In alto mare esplode un’imbarcazione con un terrorista israeliano.

Valutazione Pastorale

Il copione è fin troppo denso, sovrabbondante, eccessivo. Si parla di spionaggio e controspionaggio, di agenzie ufficiali governative (FBI e DEA, la direzione antidroga), di delinquenti comuni e di un esaltato che dice di voler difendere la libertà americana, che non fa niente per se e tutto per il bene della patria. L’unica novità rispetto al passato è che oggi non si può fare a meno di ragionare in termini di ‘contatti’, ‘accessi’, ‘password’ e di tutto il restante vocabolario espresso in inglese anche nella versione italiana. Possibile interesse dunque per i patiti di Internet, ma anche su questo versante cala alla fine il peso del sopra le righe e del fuori misura. C’è una prima mezz’ora sostenuta e dinamica, dopo la quale prendono inesorabilmente il sopravvento i consueti ingredienti: inseguimenti mozzafiato, scontri a fuoco, sequenze roboanti e assolutamente improbabili (il pullman per aria sostenuto dall’elicottero). Si resta alla fine con l’impressione di uno spettacolo gridato e rumoroso, ma di ordinaria amministrazione nell’ambito di un cinema americano esagitato e fracassone, modellato sullo stile dei videoclip. Nel grande caos emergono comunque la messa alla berlina di certa esaltazione patriottica americana, e l’attaccamento di Stanley alla figlioletta. Dal punto di vista pastorale, la valutazione può orientarsi sul discutibile, ferme restando le crudezze che contrassegnano spesso la vicenda. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, con qualche attenzione per la presenza di minori. Stessa attenzione è da porre in caso di passaggi televisivi.

Le altre valutazioni

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