Orig.: Italia (2004) - Sogg. e scenegg.: Sabrina Paravicini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Marco Capriotti - Mus.: Paolo Emilio Marrocco - Montagg.: Barbara Verde - Dur.: 93' - Produz.: Ravic Film.
Interpreti e ruoli
Sabrina Paravicini (Sandra), Cesare Bocci (Marco), Francesco Martino (Alex), Jonis Bascir (Giovanni), Giulia Di Giampasquale (Vicky), Serena Spaziani . (mamma di Sandra)
Soggetto
Sandra, 30 anni, sta per sposarsi con Alex, 40 anni, medico ortopedico. Insieme vanno ad una partita di basket a veder giocare Alex, 19 anni, fratello minore di Marco. Sandra si innamora di Alex. Quella sera tornano a casa insieme ma hanno un grave incidente di macchina: Alex resta menomato nelle gambe e deve rinunciare all'attività sportiva. Rimandato il matrimonio, Marco fa trasferire il fratello nella casa dove già vive con Sandra. Costretta a stare tutti i giorni con una persona per la quale prova attrazione, la ragazza va incontro ad un periodo di forte instabilità. Quando Marco è fuori per un congresso, la passione eplode improvvisa. Alex bacia Sandra e le dice di amarla. Al suo ritorno, Marco li trova insieme a letto. Per Sandra è la fine di ogni progetto e della speranza di costruirsi una vita tranquilla.
Valutazione Pastorale
Tutta la vicenda é raccontata in flasback da Sandra che parla rivolta verso una piccola telecamera portatile: quasi a dare fin da subito l'idea del tono minimale/sperimentale dell'operazione. In effetti questa opera prima di Sabrina Paravicini si segnala per essere stata girata in digitale, a basso costo, con sei attori e undici componenti della troupe. Purtroppo, ancora una volta, povertà di mezzi non vuol dire arrivare ad una felice riuscita espressiva. Se la Paravicini regista inciampa in troppe sfasature tecniche (di ritmo, montaggio, controcampo), la Paravicini attrice evidenzia qualche migliore possibilità, frenata però qui dalla Paravicini sceneggiatrice che cala i personaggi in situazioni pretestuose e prevedibili e affida loro dialoghi di disarmante pochezza. Alcuni temi significativi (l'handicap, i sentimenti in conflitto, il rapporto di Sandra con la mamma) si perdono nell'assenza di un vero dramma. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e generalmente velleitario. UTILIZZAZIONE: la modesta riuscita suggerisce di non utilizzare il film, o di proporlo in ambiti dedicati alle opere prime italiane. Attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.