COTTON MARY

Valutazione
Futile, superficialità
Tematica
Famiglia - genitori figli, Libertà, Matrimonio - coppia, Rapporto tra culture
Genere
Drammatico
Regia
Ismail Merchant
Durata
125'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Cotton Mary
Distribuzione
United International Pictures
Musiche
Richard Robbins
Montaggio
John David Allen

Orig.: Gran Bretagna (1999) - Sogg. e scenegg.: Alexandra Viets - Fotogr.(Panoramica/a colori): Pierre Lhomme - Mus.: Richard Robbins - Montagg.: John David Allen - Dur.: 125' - Produz.: Nayeem Hafizka, Richard Hawley.

Interpreti e ruoli

Greta Scacchi (Lily Mackintosh), James Wilby (John Mackintosh), Madhur Jaffrey (Mary Cotton), Neena Gupta (Blossom Cotton), Gemma Jones, Laura Linley.

Soggetto

India, 1954. La signora Lyle Mackintosh, moglie del giornalista John, partorisce la seconda figlia che però non é in grado di allattare. In suo soccorso arriva Mary Cotton, un'indiana con nostalgie anglofile, infermiera all'ospedale ed ora ben contenta di trasferirsi per servire nella grande casa della famiglia inglese. Mary porta la neonata dalla sorella Blossom, che la allatta pur costretta su una sedia a rotelle. Mary persegue in realtà un proprio piano di integrazione e di affermazione di se stessa. Al primo pretesto, minaccia di andarsene, inducendo la signora a chiederle di restare. Poi mette in cattiva luce Ibrahim, il cameriere tuttofare, e ottiene le chiavi di casa. Ibrahim viene licenziato e Teresa, la prima figlia adolescente, ne resta addolorata. In ospedale Mary aveva con sè una nipote, Rosie, che John incontra una volta in casa. Le offre lavoro come traduttrice poi, quando parte per un servizio, la porta con sé. La relazione fra i due scatena forti contrasti. Mary e Blossom litigano aspramente sul comportamento da tenere nella casa dei 'padroni'. Mary ormai pensa di sentirsi sicura, ma infine Lyle, che ha avuto un diverbio con il marito, trova il coraggio per rovesciare la situazione e la manda via. Ora Lyle riesce ad allattare la piccola. Mary, sconfitta, perde l'equilibrio mentale. Lyle, per dimenticare quanto accaduto, torna a Londra con le figlie per un periodo di riposo.

Valutazione Pastorale

A dirigere in prima persona c'é Ismail Merchant, questa volta da solo e non più a fianco dell'amico di sempre James Ivory. In effetti l'argomento è ancora una volta quello cui il più europeo dei registi americani (Ivory, appunto) é molto legato: l'India nel confronto con il mondo e la cultura britannica. Sull'incontro/scontro tra Mary e la famiglia Mackintosh si proiettano dunque tutte le problematiche riguardanti la dominazione inglese in India: un rapporto che non é sempre quello chiaro ed evidente dei colonizzati contro i colonizzatori. Tante sfumature si sono sedimentate col tempo, che la giusta e inevitabile indipendenza dell'India non ha risolto. La storia poteva dunque aprire scenari interessanti, che però sia la sceneggiatura sia la regia hanno offuscato. In oltre due ore il copione mette in fila una serie incomprensibile di incongruenze, ripetizioni, sequenze inutili. mentre la regia non riesce mai a creare alcuno scarto visivo, e tutto resta monocorde e insulso. Ne viene fuori un film prolisso e fasullo, con personaggi che diventano a poco a poco irreali e fumettistici. Un'occasione mancata per dare corpo a tematiche invece vive e interessanti. Dal punto di vista pastorale, la generale piattezza del prodotto impedisce l' emergere di aspetti o positivi o negativi e induce alla valutazione del futile, con l'aggiunta di una complessiva superficialità. UTILIZZAZIONE: l'utilizzo in programmazione ordinaria deve tener presenti i limiti sopra esposti. Per affrontare poi l'argomento "India" e i rapporti India/Inghilterra ci sono altri e più efficaci titoli.

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