CRACK

Valutazione
Inaccettabile, Violento
Tematica
Droga, Giovani
Genere
Drammatico
Regia
Giulio Base
Durata
95'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
CRACK
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Franco Bertini, Giulio Base tratto dall'opera teatrale "Crack" di Franco Bertini
Musiche
Oscar Prudente
Montaggio
Claudio Di Mauro

Sogg.: tratto dall'opera teatrale "Crack" di Franco Bertini - Scenegg.: Franco Bertini, Giulio Base - Fotogr.: (panoramica/a colori) Alessio Gelsini - Mus.: Oscar Prudente - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 95' - Produz.: Numero Uno International

Interpreti e ruoli

Giulio Base (Volfango), Franco Bertini (Rodolfo), Gianmarco Tognazzi (Francesco), Antonella Ponziani (Roberta), Pietro Genuardi. (Sascia), Giuseppe Pianviti (Michele), Mario Brega, Valeria Marini, Marilena Tucci

Soggetto

mentre nella palestra di un quartiere di periferia d'una grande città si allenano alcuni giovanotti entusiasti della boxe assistiti da uno spacciatore di droga, il perfido Volfango, viene scoperto l'ennesimo furto, commesso nello spogliatoio. Il giovane Michele, che sembra sia il nuovo campione del gruppo, usa la droga e la fa assaggiare al titubante Francesco, mentre lo strambo Sascia accarezza la piccola tartaruga, che porta sempre con sè. Egli è il fratello di Rodolfo, un ragazzo serio, considerato finora il miglior pugile della palestra, il quale è da tempo fidanzato con Roberta, che però ora, innamoratasi di Michele, con cui ha segretamente rapporti amorosi, per liberarsi di Rodolfo cerca pretesti per litigare con lui, e gli dà un ultimatum: o lei, o la boxe. Poi raggiunge Michele, che è solo in palestra, e i due si baciano e parlano della loro situazione verso Rodolfo, finchè il giovanotto se ne va, trattando sgarbatamente la ragazza. Sascia, che, non visto, ha ascoltato il loro colloquio, aggredisce Roberta, accusandola di rovinare suo fratello, la percuote, e infine la violenta, mentre lei grida disperata. Sopraggiunto Rodolfo, Sascia gli racconta tutto e lui furibondo, lo colpisce con l'estintore, mentre Roberta fugge inorridita. Più tardi Michele va a passare un'allegra serata con due ragazze, e Sascia seppellisce con mesto rito la tartaruga morta. Intanto Francesco e Volfango, in piena notte, riescono a condurre Michele nella palestra vuota, dove Rodolfo si sta allenando, perché fra i due avvenga finalmente una spiegazione. Dopo che Volfango ha tentato di accoltellare Francesco per un diverbio, ma è fermato da Michele, Rodolfo abbraccia il fratello Sascia, che sembra completamente stordito. In seguito i giovanotti parlano dei loro due campioni, e poichè Michele viene accusato di prendere troppa droga, Volfango lo incita a battersi subito con Rodolfo, senza seguire neppure le regole, per dimostrare il proprio valore. Ma nell'incontro, Rodolfo appare subito superiore al rivale, che continua a colpire, anche quando quello cade a terra e muore. Tutti scappano, e solo Volfango deve trascinare fuori il cadavere, facendolo sparire forse nel fiume.

Valutazione Pastorale

il film descrive uno spaccato urbano di anonima periferia, giunta all'ultimo stadio di degrado. I giovani personaggi, che sono privi di carattere e vengono mostrati senza alcun approfondimento psicologico, provengono dal solito ambiente di poveri e di violenti, che agiscono o per effetto della droga, o spinti dal desiderio per una donna. Oltre al turpiloquio, alcune sequenze, come quella della masturbazione di Francesco, risultano particolarmente sgradevoli. Dal canto loro le ragazze parlano di gravidanze indesiderate, dei giovanotti responsabili di tali "incidenti", e tutto ciò è detto con notevole cinismo. Anche la violenza del combattimento finale tra Rodolfo e Michele, con la morte di quest'ultimo, è deplorevole. Lo squallore generale è deprimente, e non si nota nel film alcun merito, né per la regia, né per il soggetto, né per la recitazione.

Le altre valutazioni

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