Crazy for Football. Matti per il Calcio

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amicizia, Disabilità, Donna, Emarginazione, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Lavoro, Malattia, Mass-media, Metafore del nostro tempo, Politica-Società, Solidarietà, Sport
Genere
Commedia - Dramma
Regia
Volfango De Biasi
Durata
111'
Anno di uscita
2021
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
Crazy for Football. Matti per il Calcio
Soggetto e Sceneggiatura
Soggetto: Volfango De Biasi, Tiziana Martini, Francesco Trento. Sceneggiatura: Volfango De Biasi, Filippo Bologna, Tiziana Martini, Francesco Trento
Fotografia
Roberto Forza
Musiche
Michele Braga. Edizioni musicali RAICOM
Montaggio
Stefano Chierchiè
Produzione
Rai Giusi Buondonno, Gianluca Casagrande, Maria Carolina Terzi, Luciano Stella, Carlo Stella. Casa di produzione: Rai Fiction, Mad Entertainment. Opera realizzata con il supporto della Federazione Italiana Giuoco Calcio e della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale

Presentato alla 16a Festa del Cinema di Roma (2021) e disponibile sulla piattaforma RaiPlay

Interpreti e ruoli

Sergio Castellitto (Saverio Lulli), Max Tortora (Vittorio Zaccardi), Antonia Truppo . (Paola), Massimo Ghini (Luca De Metris), Cecilia Dazzi (Giovanna Lulli), Lele Vannoli (Sandrone), Angela Fontana (Alba), Lorenzo Renzi (Fabione), Federico Antonucci (Davide), Simone Baldasseroni (Tommaso)

Soggetto

Roma, Saverio Lulli è uno psichiatra cinquantenne con una lunga esperienza con giovani e adulti con disabilità mentale. Guardato con sospetto dai colleghi per i suoi metodi poco ortodossi, Saverio decide di mettere in piedi una coppa del mondo per squadre di calcio a cinque composte da persone con disabilità...

Valutazione Pastorale

Una commedia che fa bene all’animo. Parliamo di “Crazy for Football. Matti per il Calcio” di Volfango De Biasi, un film Tv targato Rai Fiction e presentato alla 16a Festa del Cinema di Roma (2021). Tratto da una storia vera, l’intuizione dello psichiatra Santo Rullo di promuovere la nascita della Nazionale di calcio a cinque composta da persone con disabilità mentale, la vicenda è stata già raccontata dallo stesso De Biasi in un documentario vincitore nel 2017del David di Donatello. A distanza di quasi cinque anni questa storia di riscatto e amicizia diventa un’opera di finzione per la Tv con protagonisti Sergio Castellitto, Max Tortora, Antonia Truppo e Angela Fontana. Roma oggi, Saverio Lulli (Castellitto) è uno psichiatra cinquantenne con una lunga esperienza con giovani e adulti con disabilità mentale. Saverio è guardato con sospetto dai colleghi perché si serve di metodi poco ortodossi, puntando soprattutto sui benefici dello sport e del gioco di squadra. Nonostante gli vengano negati dei fondi di finanziamento, Saverio mette in piedi una coppa del mondo per squadre di calcio a cinque composte da persone con disabilità. Chiede così all’amico Vittorio Zaccardi (Max Tortora), un ex calciatore professionista con problemi di ludopatia, di assemblare il team italiano e di prepararlo alla gara. A favore dell’impresa ci sono anche l’infermiera Paola (Antonia Truppo) e la figlia di Saverio, Alba (Angela Fontana). Una bella sorpresa “Crazy for Football. Matti per il Calcio”, commedia che si inserisce nell’ormai nutrito filone cinematografico che racconta la disabilità attraverso la leggerezza dell’umorismo, senza però rinunciare a sguardi sociali di senso. Muovendosi sul medesimo binario di opere come “Si può fare” (2008), “Ho amici in Paradiso” (2017), “Tutto il mio folle amore” (2019) e “Mio fratello rincorre i dinosauri” (2019), il film di Volfango De Biasi ci consegna un’istantanea della nostra società inclusiva e solidale. Il racconto dell’azzardo di un medico controcorrente, che incurante dei pregiudizi si mette in gioco per regalare ai suoi ragazzi un orizzonte di possibilità. Ci ricorda che ciascuno ha il diritto a una vita piena, anche (e soprattutto) i più fragili, e che lo sport – come del resto l’arte – può aiutare a favorire tale percorso. Punto di forza di “Crazy for Football. Matti per il Calcio”, al di là di un copione ben scritto e di una regia agile e convincente, è il cast tutto. In primis elogi diffusi a Sergio Castellitto, che conferma il suo talento nel cesellare i personaggi e nel portare loro grande umanità, spessore. Applausi poi al sempre efficace Max Tortora, dall’ironia irriverente e spumeggiante, come pure agli attori che prestano il volto ai giovani con disabilità: non macchiette stereotipate ma interpretazioni incisive e rispettose, illuminate da un umorismo controllato e non gratuito. Nell’insieme, il film di Volfango De Biasi sa coinvolgere con divertimento frizzante e acuto; una bella suggestione a sfondo sociale. Dal punto di vista pastorale “Crazy for Football. Matti per il Calcio” è consigliabile, problematico e per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni di dibattito sui temi della disabilità, dell'inclusione sociale e del valore dello sport come spazio di incontro, di riscatto.

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