DANGEROUS WOMAN – UNA DONNA PERICOLOSA *

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Stephen Gyllen Haal
Durata
101'
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
DANGEROUS WOMAN
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Naomi Foner Tratto dal romanzo di Mary Mc Garry Morris
Musiche
Carter Burwell
Montaggio
Harvey Rosenstock

Sogg.: Tratto dal romanzo di Mary Mc Garry Morris - Scenegg.: Naomi Foner - Fotogr.: (normale/a colori) Robert Elswit - Mus.: Carter Burwell - Montagg.: Harvey Rosenstock - Dur.: 101' - Produz.: Kathleen Kennedy - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Debra Winger (Martha Morgan), Barbara Hershey (Frances), Gabriel Byrne (Colin Mackey), David Strathairn (Getso), Chloe Webb (Birdy), John Terry (Steve Bell), Laurie Metcalf (Anita), Paul Dooley., Viveka Davis, Richard Riehle, Jan Hooks

Soggetto

Martha Morgan, una subnormale, vive da anni in campagna con la zia Frances, che ha una relazione sentimentale col politico Steve Bell. La moglie di questi, Anita, irrompe con la sua auto durante la raccolta di fondi organizzata da Frances e le distrugge il portico della casa. Martha, che lavora presso una tintoria con l'amica Birdy, accusata ingiustamente dal proprietario, John, di sottrarre denaro dalla cassa (cosa che invece ha visto fare a Getso, l'amico di Birdy) viene licenziata. Intanto ha risposto all'annuncio di Frances per ricostruire il portico Colin Mackey, il quale fa amicizia con Martha, l'accompagna in città, la difende da Getso, ed inizia il lavoro malgrado Frances sia riluttante nei suoi confronti. Sperando di essere riassunta, Martha si reca alla tintoria, dove vede Getso in effusioni con una commessa, e fugge: dopo essere tornata a casa Machey, ubriaco, ha un rapporto sessuale con lei, pentendosene immediatamente. Dopo il ricevimento in onore di Steve il quale si riconcilia con la moglie, Frances, ferita ed ebbra, ha un rapporto con Mackey, che scambia per un altro. Successivamente Martha cerca Birdy ma trova Getso, che la minaccia e la spaventa: come in trance, lei lo accoltella a morte. Dopo l'intervento della polizia, Mackey cerca di convincere Martha, reclusa ed incinta, ad accusare Getso di violenza carnale per poter abortire e ottenere la libertà, ma lei rifiuta. Al processo Mackey confessa la verità, e Martha, dopo due anni in un istituto, può uscire ed abbracciare la figlioletta, che ha tanto intensamente desiderato venisse al mondo.

Valutazione Pastorale

la pericolosità di Martha è la sua sostanziale incapacità di mentire: nella commovente ma anormale semplificazione della realtà che il suo cervello opera, ogni cosa ed ogni gesto devono collocarsi su una scacchiera interiore che non corrisponde quasi mai alle regole del quieto vivere ed alle convenzioni di comodo con cui chi la circonda nasconde i propri limiti, i propri vizi, le proprie debolezze e disonestà. Così Mackey, colpito dall'ingenuità e dal candore della donna (una delle sequenze più riuscite) si inginocchia davanti a lei confessandosi. Ma il resto del racconto purtroppo non mantiene il livello di allegoria che la vicenda di per sè potrebbe veicolare, sia per alcune scene scabrose sia per il comportamento dei personaggi che circondano la malata: la zia coltiva una relazione colpevole, ed è pronta a concedersi al primo che capita sotto l'influsso dell'alcool; in più mal sopporta la nipote pur avendole sacrificato l'esistenza. Steve è un opportunista; Getso è un donnaiolo e Birdy finge di non vedere pur di non perderlo. Mackey sembra il più vicino alla donna, ma non esita a proporle una falsa testimonianza pur di liberarsi del bambino e della responsabilità. Solo dopo che lei non solo rifiuta, ma lo richiama al suo dovere di padre, ha un pentimento, ed anche da una sua frase sembra di cogliere una sua rivalutazione del rapporto per lui accidentale, per Martha ben più profondo, che ha fatto nascere una nuova vita.

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