
Orig.: Stati Uniti (1997) - Sogg.: Alex Proyas - Scenegg.: Alex Proyas, Lem Dobbs, Davis S. Goyer - Fotogr.(Scope/a colori): Dariusz Wolski - Mus.: Trevor Jones - Montagg.: Don Hoenig, Marcus D'Arcy - Dur.: 95' - Produz.: Andrew Mason, Alex Proyas.
Interpreti e ruoli
Rufus Sewell (John Murdoch), William Hurt (Frank Bumstead), Kiefer Sutherland (Daniel Schreber), Jennifer Connelly (Emma Murdoch), Richard O' Brien (mr. Hand), Ian Richardson (mr. Book), Bruce Spence (mr. Wall), Colin Friels (Walenski), Mitchell Butel, Frank Gallacher, Melissa George, John Bluthal
Soggetto
John Murdoch si sveglia da solo in uno strano albergo e scopre di essere ricercato per una serie di efferati omicidi che lui non ricorda di avere commesso. Pedinato dal detective Bumstead, Murdoch cerca di risolvere l'intricato enigma della propria identità. Quando la soluzione sembra vicina, si imbatte in una organizzazione criminale controllata da un gruppo di individui chiamati "The strangers". Questi possiedono la capacità di fermare il tempo ed alterare la realtà fisica, cambiando l'ambiente circostante. Ma anche Murdoch si scopre dotato di questo potere, ed è quindi l'unico in grado di opporsi al tentativo di controllo degli Strangers. Aiutato dal dottor Schreber, Murdoch ricompone pian piano il puzzle del proprio passato: l'infanzia, l'amore per l'ex moglie Emma, i motivi di una serie di omicidi di cui è sospettato.Il detective arresta Schreber e Murdoch ma poi svanisce nell'universo. Con una mosse improvvisa, Murdoch elimina il capo degli Strangers, e poi dice che vuole rimettere il mondo a posto. Dal buio dov'era finito, Murdoch torna alla luce e sul pontile incontra una donna. Lei dice: "Sono Emma, andiamo insieme a Shell beach".
Valutazione Pastorale
Siamo nel genere 'fantastico' più che fantascienza, con una storia narrativamente abbastanza sconnessa e confusa. Gli elementi sono quelli più noti e prevedibili: indistinta mescolanza tra passato, presente e futuro; tanti interrogativi; i poteri soprannaturali e il loro uso; le domande buttate lì del tipo 'chi siamo', 'dove andiamo'. In qualche passaggio la regia ha toni visionari di buon pregio, per cui nell'insieme il prodotto è professionalmente ben fatto e decoroso. Prevalendo più che altro il taglio di un interesse rivolto agli appassionati del genere, il film, dal punto di vista pastorale, non ha elementi tali da offrire spunti di sostanza: si resta pertanto al livello del futile, segnalando qualche crudezza nell'uso degli effetti speciali. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ma é sopratutto da indirizzare come passatempo agli specialisti del 'fantastico'. A loro sono da riservare anche eventuali visioni casalinghe.