DELITTO + CASTIGO A SUBURBIA

Valutazione
Inaccettabile, negativo
Tematica
Amicizia, Famiglia - genitori figli, New age, Tematiche religiose, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Rob Schmidt
Durata
100'
Anno di uscita
2000
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Crime + punishment in Suburbia
Distribuzione
Lucky Red
Musiche
Michael Brook
Montaggio
Gabriel Wrye

Orig.: Stati Uniti (2000) - Sogg. e scenegg.: Larry Gross, liberamente tratto dal romanzo "Delitto e castigo" di Fiodor Dostojesky - Fotogr.(Panoramica/a colori): Bobby Bukowsky - Mus.: Michael Brook - Montagg.: Gabriel Wrye - Dur.: 100' - Produz.: Pam Koffler, Christine Vachon - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Vincent Kartheiser (Vincent), Monica Keena (Rosanne), Ellen Barkin (Maggie), Michael Ironside (Fred), James Debello (Jimmy), Jeffrey Wright (Chris), Conchata Ferrell (Bella), Christian Payne (Dean), Nicky Aycox (Cecil), Lucinda Jenny (Kate)

Soggetto

Adolescente carina e vivace, Rosanne ha un ragazzo, Jimmy, ma si accorge ben presto di essere corteggiata anche da Vincent, uno studente solitario ed enigmatico, che trascorre il tempo a fissare una fotografia della ragazza. La vita familiare di Rosanne viene sconvolta, quando sua madre Maggie lascia la casa e il secondo marito Fred per un giovane amante di colore. In preda alla depressione, Fred comincia a bere e, una sera, ubriaco, abusa di Rosanne. L'episodio traumatizza la ragazza, che poco dopo per vendetta uccide il patrigno, con la complicità di Jimmy, in modo violento e brutale. I due tuttavia riescono a scappare e a presentarsi in un secondo momento sul luogo del delitto. Le circostanze inducono così la polizia ad arrestare per omicidio Maggie ed a rinviarla al processo. Vincent, che ha sempre spiato Rosanne, conosce invece la verità. Mentre la madre é in carcere, Jimmy decide di allontanarsi, e Rosanne si avvicina a Vincent, il cui amore profondo l'aiuta a capire che non è giusto lasciar condannare la madre. Alla polizia Rosanne confessa il delitto e ne accetta le conseguenze. Condannata, durante la detenzione Vincent va a trovarla. Quando esce, il ragazzo è lì ad aspettarla. Vanno via insieme sulla moto.

Valutazione Pastorale

L'ultima frase della protagonista ("Che strano sentiero ho seguito per trovare il mio cuore") la dice lunga sul tono pasticciato, posticcio e artificioso di questa storia. Che senza ritegno lo sceneggiatore dichiara essere liberamente tratta dal romanzo "Delitto e castigo" di Dostojesky: se é giusto credergli, è altrettanto doveroso aggiungere che un conto sono le intenzione e un altro la realizzazione. In un contesto fin troppo programmaticamente drammatizzato (e mai autenticamente drammatico), fanno fatica ad emergere i motivi e le circostanze che determimano la caduta in basso e quelli opposti che dovrebbero segnare il riscatto verso l'alto. Prevale invece il compiacimento nel mostrare situazioni familiari distorte e superficiali e nell'accumulare a conclusione di queste una violenza eccessiva, gratuita, brutale. La figura di Vincent, una sorta di angelo che osserva e giudica, é appiccicata e posticcia. Il film si risolverebbe in una avventura patetica e sfilacciata, se non fosse per la pretesa di mettere di fronte Bene e Male, Pentimento e Riscatto, ma senza avere idee precise né una visione convincente. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e negativo per la superficialità con cui affronta argomenti importanti. UTILIZZAZIONE: il film é da escludere dalla programmazione ordinaria. Anche in altre occasioni, sia pure mirate, l'utilizzo resta sconsigliato.

Le altre valutazioni

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