DIMMI DI SI’

Valutazione
Discutibile, Ambiguità
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Alexandre Arcady
Durata
106'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
DIS-MOI OUI
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Alexandre Arcady
Musiche
Phlippe Sarde
Montaggio
Martine Giordano

Sogg.: Alexandre Arcady - Sce-negg.: Alexandre Arcady, Olivier Dazat, Antoine Lacomblez - Fotogr.: (panoramica / a colori) Robert Alazraki - Mus.: Phlippe Sarde - Montagg.: Martine Giordano - Dur.: 106' - Produz.: New Light Films, TF1 Films Production, S.G.G.C., Jiby Production

Interpreti e ruoli

Jean-Hugues Anglade (Stéphane), Julia Maraval (Eva), Claude Rich (Professore Villiers), Nadia Fares (Florence), Patrick Braoude (Brice), Marie Laforet (Madame Villiers), Jean-François Stevenin (Dottore Arnaud), Bernard Verley, Aldo Sanbrell, Carmen Chaplin, Anouk Aimée, Jean-Claude De Goros, Valérie Kaprisky

Soggetto

Il trentenne francese Stéphane vive tranquillamente tra conquiste amorose, noti passate al tavolo da poker e il lavoro di medico pediatra nell'o-spedale cittadino, La sua vita cambia quando, rientrando all'alba a casa, tro-va una ragazzina di tredici anni, Eva, rifugiatasi nell'atrio del suo stabile. Eva gli confida di essere scappata di casa in seguito ai maltrattamenti ricevu-ti, e Stéphane l'accoglie presso di sé. Dopo qualche giorno, vorrebbe conse-gnarla agli appositi servizi sociali, ma Eva si ribella, protesta, fugge, poi ritorna e rimane come una presenza sempre più costante nella vita professio-nale e sentimentale di Stéphane, il quale con lei, recupera una dimensione più semplice e quasi infantile della vita. Un po' turbato, un po' cercando di non far crescere oltre misura questo rapporto, Stéphane un giorno si rende conto che Eva è in preda ad un male che sembra incurabile. Stéphane impe-gna tutta la propria capacità per cercare di salvare la ragazza. Contatta un medico che aveva trovato la formula per curare la malattia ma poi aveva lasciato la professione attiva, sfida l'autorità del padre primario nell'ospedale e finalmente riesce a portare Eva in sala operatoria. L'operazione riesce e Eva continua a vivere, cominciando una brillante carriera di pianista. Stéphane intanto ha lasciato il suo ospedale, per dedicarsi ad associazioni benefiche internazionali. Dopo alcuni anni, all'uscita da un concerto, si fa vedere da Eva e i due si salutano in maniera affrettata

Valutazione Pastorale

La storia è piena di incongruenze, di situazioni arti-ficiose e improbabili, costruite e dilatate in lungo in maniera tale da creare climi e atmosfere da fotoromanzo o da telenovela, I personaggi sono molto stereotipati, vivono situazioni prevedibili e più attraversano problemi, più appaiono privi di anima e di reale consistenza. Resta, dal punto di vista pastorale, una vicenda fragile e con poco mordente, all'interno della quale però spuntano alcune ambiguità create a bella posta dal rapporto tra la ragaz-zina e il maturo medico. E, più in genere, i buoni sentimenti che il film pro-pone sono encomiabili ma anche parzialmente superficiali. Utilizzazione: In programmazione ordinaria, il film deve essere usato con attenzione per i minori, proprio per la presenza tra i protagonisti di una tredi-cenne. In altre situazioni il film può essere utilizzato come esempio di com-media sentimentale-drammatica dalle facili emozioni.

Le altre valutazioni

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