DOOM

Valutazione
Inconsistente, semplicistico
Tematica
Fantascienza
Genere
Fanta-horror
Regia
Andrzej Bartkowiak
Durata
100'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Doom
Distribuzione
United International Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
David Callaham, Wesley Strick David Callaham basato sul videogame di ID Software
Musiche
Clint Mansell
Montaggio
Derek G. Brechin

Orig.: Stati Uniti (2005) - Sogg.: David Callaham basato sul videogame di ID Software - Scenegg.: David Callaham, Wesley Strick - Fotogr.(Scope/a colori): Tony Pierce Roberts - Mus.: Clint Mansell - Montagg.: Derek G. Brechin - Dur.: 100' - Produz.: Lorenzo Di Bonaventura, John Wells.

Interpreti e ruoli

Karl Urban (John Grimm), Rosamund Pike (Samantha 'Sam' Grimm), Raz Adoti (Duke), Dwayne 'The Rock' Johnson . (Sarge)

Soggetto

Nell'anno 2026 un gruppo speciale di marines viene inviato nella stazione di ricerca Olduvai, postazione scientifica collocata su Marte, dove è accaduto qualcosa di grave. Le comunicazioni con la Terra si sono interrotte, la stazione si trova al livello 5 di quarantena e le uniche persone autorizzate ad entrare sono gli uomini di questa squadra, chiamata Rapid Response Tactical Squad (RRTS). Si scopre ben presto che i ricercatori del laboratorio hanno involontariamente scatenato un grande numero di creature da incubo di origine sconosciuta. Per affrontare e vincere questo piccolo esercito fatto di demoni e simili, i marines devono ingaggiare duri combattimenti, con non pochi morti e scontri violenti. Anche Sarge, il capo dei soldati, resta ucciso, prima di poter fare ritorno a casa.

Valutazione Pastorale

Ispirato ad un videogame di grande successo, il racconto si muove tra fantascienza e horror, secondo toni tradizionali e abbastanza prevedibili. Il tema centrale é, o dovrebbe essere, ancora una volta quello delle manipolazioni genetiche, e dei rischi connessi ad esperimenti che finiscono col diventare incontrollabili. Svolgendosi quasi tutto tra stanze, corridoi, ambienti al chiuso, prevale una dimensione claustrofobica non sempre ben supportata dall'azione. Nell'insieme un prodotto di genere forse fin troppo carico di citazioni e riferimenti ad altri titoli (da "Il pianeta proibito" a "Alien"). Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inconsistente e soprattutto semplicistico. UTILIZZAZIONE: il non eccelso livello generale e la presenza del divieto ai minori di 14 anni inducono a mettere da parte l'utilizzazione del film, se non per i soliti 'appassionati' del 'genere'. Attenzione é comunque da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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