DRIVE

Valutazione
Complesso, violento
Tematica
Famiglia - genitori figli, Gangster, Male, Violenza
Genere
Drammatico
Regia
Nicolas Winding Refn
Durata
104'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Hossein Amini basato sul libro omonimo di James Sallis
Musiche
Cliff Martinez
Montaggio
Matthew Newman

Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg.: basato sul libro omonimo di James Sallis - Scenegg.: Hossein Amini - Fotogr.(Scope/a colori): Newton Thomas Sigel - Mus.: Cliff Martinez - Montagg.: Matthew Newman - Dur.: 104' - Produz.: Marc Platt, Adam Siegel, John Palermo, Gigi Pritzker, Michael Litvak.

Interpreti e ruoli

Ryan Gosling (Driver), Carey Mulligan (Irene), Bryan Cranston (Shannon), Albert Brooks (Bernie Rose), Oscar Isaac (Standard), Ron Perlman (Nino), Christina Hendricks (Blanche), James Biberi (Cook), Kaden Leos . (Benicio)

Soggetto

Mentre fa lo stuntman automobilistico a Hollywood e lavora in una officina, Drive guadagna qualcosa extra, offrendosi come autista per alcuni gangster. La sua vita cambia quando decide di aiutare Standard, il marito di Irene, la sua vicina di casa. Appena uscito dal carcere, Standard è in realtà braccato dalla mala, perchè deve restituire molti soldi. Quando capisce che i malfattori minacciano di vendicarsi su Irene e sul figlioletto Benicio, Driver rompe ogni indugio. L'unica via d'uscita è eliminare tutte le persone coinvolte, anche coloro che sembravano amici e in realtà facevano il doppiogioco. Poi Drive lascia la città.

Valutazione Pastorale

Si tratta del film che, presentato al festival di Cannes nel maggio 2011, vi ha ottenuto il premio per la migliore regia dalla giuria presieduta da Robert De Niro. Winding Refn è nato in Danimarca, ha esordito nel 1996 con "Pusher-L'inizio", esplicitando subito quella che è la sua cifra espresiva preferita: la violenza. Conseguente, e certo non inaspettata, arriva allora la vicenda di Drive, ragazzo che vive sul filo del rasoio tra legalità e illegalità. A far pendere la bilancia sulla seconda è un motivo nobile, l'amore per una donna che il marito non può proteggere, e per il suo bambino. La storia tra i due non nasce mai, vive di silenzi, sguardi, sottrazioni con scarti espressivi di indubbio fascino. Quando poi Drive decide, parte la violenza, e qui invece niente viene risparmiato. Il protagonista intraprende una spirale di uccisioni e omicidi cinica e brutale, talvolta al limite del sadismo. Finita la mattanza, tornano silenzio, calma, lontananza tra lui e lei. L'incontro/scontro tra affetti e malvagità produce uno stridore che ha passaggi molto efficaci, e il regista scava profondità cromatiche esistenziali che rimandano al genere 'noir' denso e meditato. Ma l'incrudelire della violenza forse oltre il necessario risulta alla fine un limite per la pellicola, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso e, appunto, violento.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo conto di quanto detto sopra in relazione ad alcune fasce di spettatori. Molta attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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