DUE OCCHI DIABOLICI

Valutazione
Inaccettabile, truculento
Tematica
Violenza
Genere
Horror
Regia
Dario Argento, George Romero
Durata
117'
Anno di uscita
1990
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
DUE OCCHI DIABOLICI
Distribuzione
Artisti Associati International
Soggetto e Sceneggiatura
George Romero, Dario Argento, Franco Ferrini liberamente ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe
Musiche
Pino Donaggio
Montaggio
Pasquale Buba

Sogg.: liberamente ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe - Scenegg.: George Romero, Dario Argento, Franco Ferrini - Fotogr. (panoramica/a colori): Peter Reniers, Beppe Maccari - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Pasquale Buba - Dur.: 117' - Produz.: ADC/Gruppo Bema - VIETATO AI MINORI DI 14 ANNI.

Interpreti e ruoli

Adrienne Barbeau (Jessica), Ramu Zada . Harvey Keitel (Robert), Madeleine Potter (Rod Usher), Sally Kirkland (Annabel), Martin Balsam, E.G. Marshall, Kim Hunter, John Amos, Holter Ford Graham.

Soggetto

Primo episodio: I fatti nel caso di Mr. Valdemar. Due amanti Jessica e Robert, organizzano un piano mostruoso: lui, medico, ipnotizza il vecchio moribondo marito di lei, Ernest, per fargli firmare dei documenti con i quali la donna può riscuotere un'ingente parte dell'eredità del marito nonostante l'avvocato di famiglia abbia dei forti sospetti. Tutto sembra funzionare ma Ernest improvvisamente muore ancora sotto ipnosi, e i due decidono di nascondere a tutti il decesso per poter entrare in possesso dell'intera eredità. Il cadavere viene messo in ghiacciaia: però il morto non si dà pace e inizia a lamentarsi e i suoi gemiti terrorizzano i due amanti. Egli infatti non può riposare poiché appartiene pur essendo morto, ancora al mondo dei vivi: è uno zombi per effetto di quell'ipnosi da cui non era uscito. Robert è affascinato dall'esperienza di poter comunicare con un morto, ma Jessica è sconvolta e un giorno con una pistola colpisce Ernest. È fatale poiché lo zombi si rianima e minaccioso va verso la donna e la uccide; dopo di che, liberato dall'ipnosi da Robert, può morire veramente e il suo corpo si decompone. Anche Robert però viene crudelmente ucciso da altri zombi, durante un sonno ipnotico e la stessa sorta toccata ad Ernest aspetta ora pure lui. Secondo episodio: Il gatto nero. Rod Usher, un fotografo che convive con Annabel, insegnante di violino, ed appassionato di religioni orientali, è in crisi con la sua professione, perché non riesce a realizzare foto sensazionali che possono veramente fare colpo. Un giorno, quasi impazzito e per effetto dell'alcool, prende la gatta nera di Annabel per la quale nutre un vero odio, la tortura e scatta delle foto sconcertanti che fanno la sua fortuna. Poi uccide l'animale. Annabel, che sospetta di lui, vuole andarsene e chiede aiuto agli amici. Iniziano liti furiose tra i due conviventi. si fanno accuse reciproche e Rod sembra sconvolto dalla follia. In un incubo notturno, si vede condannato a morte da un tribunale medioevale e poi trucemente impalato. Rod trova un'altra gatta nera, del tutto simile alla prima, la prende con sè e sta per ucciderla: lo ferma Annabel che però viene ammazzata da Rod che poi la mura insieme alla gatta che è incinta. Per i vicini, per gli amici e per la polizia Annabel è partita in tournée: ma i tutori dell'ordine hanno dei dubbi. Vanno da Rod e gli fanno numerose domande; tutto sembra chiarito ma un urlo della gatta fa crollare l'alibi dell'uomo. Viene scoperto il muro con il cadavere di Annabel e i gattini nati dalla gatta: è uno spettacolo raccapricciante. Rod uccide i due poliziotti ma in un disperato tentativo di fuga da una finestra, rimane prigioniero di una corda e muore impiccato.

Valutazione Pastorale

E' un film che sconcerta anche l'amante più fedele del genere Horror: il primo episodio di Romero, partito bene, sprofonda nella più orripilante spettacolarità che rasenta il risibile. L'episodio di Argento è decisamente eccessivo ed efferato fin dall'inizio: innumerevoli i particolari sgradevoli e gratuiti, troppe le sequenze raccapriccianti, le situazioni feroci e le uccisioni cruente. Tutto il film è esagerato e stravolto e l'indiscutibile fascino di Poe, a cui i due registi si sono ispirati, è andato completamente perduto.

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