EUROPA EUROPA **

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Agnieszka Holland
Durata
115'
Anno di uscita
1992
Nazionalità
Francia
Titolo Originale
EUROPA EUROPA
Distribuzione
Academy Pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Agnieszka Holland tratto dalle memorie di Salomon Perel
Musiche
Zbigniew Preisner
Montaggio
Ewa Smal, Isabelle Lorente

Sogg.: tratto dalle memorie di Salomon Perel - Scenegg.: Agnieszka Holland - Fotogr.: (panoramica/a colori) Jacek Petrycki - Mus.: Zbigniew Preisner - Montagg.: Ewa Smal, Isabelle Lorente - Dur.: 115' - Co-Produz.: Les Films du Losanges, Paris; C.C.C. Film Kunst, Munchen

Interpreti e ruoli

Marco Hofschneider (Salomon Perel), Andre Wilms (Robert), Julie Delpy (Leni), Klaus Abramowsky (Padre di Salomon), Michele Gleizer (Madre di Salomon), Delphine Forest (Inna), Rene Hofschneider (Isaak), Hanns Zischler, Martin Maria Blau, Bernhard Howe, Klaus Kowatsch, Ashley Wanninger

Soggetto

all'inizio della II guerra mondiale, la famiglia ebrea Perel fugge dalla Germania in Polonia, per sottrarsi alle persecuzioni naziste; poi, allo scoppio del conflitto fra Germania e Urss, il padre manda in Urss i due figli più giovani, Isaak e Salomon, che però rimangono separati nell'attraversare un fiume. Salvato da un soldato russo, Salomon, detto Sally, finisce così in un orfanotrofio a Grodrio, dove viene trasformato in un fervente comunista. Durante un attacco tedesco, l'orfanotrofio viene bombardato e distrutto, e Sally, ferito e isolato, è catturato dai tedeschi, ai quali dichiara di essere tedesco e ariano, di chiamarsi Joseph Peters e che i bolscevichi gli hanno ucciso i genitori. Egli parla perfettamente il russo e il tedesco, e diventa così interprete, distrugge i suoi documenti e nasconde d'essere circonciso. Sempre con l'angoscia di essere scoperto si confida con Robert, attore omosessuale, che pur sapendo la verità non lo tradisce. Mentre tenta di tornare tra i russi, si trova invece in mezzo ad un attacco dei suoi camerati tedeschi ai bolscevichi, e, considerato un eroe del plotone, viene mandato a studiare in una scuola tedesca di élite perché il capitano Von Laernau e sua moglie vorrebbero adottarlo, non avendo figli. Accompagnato da una matura funzionaria del partito, il ragazzo parte per la scuola, e la donna lo seduce in treno, durante l'oscuramento, cosicché non scopre il suo segreto. Considerato un eroe nella scuola-caserma, Joseph dopo il giuramento di fedeltà ad Hitler, s'innamora di una ragazza, Leni, che gli si offre, ma che egli respinge a motivo della circoncisione. Dopo averla schiaffeggiata, perché affermava che avrebbe ucciso vo-lentieri tutti gli ebrei, Sally apprende più tardi che Leni volendo "regalare un figlio alla patria" è ora incinta di un altro uomo. In un affettuo-so colloquio con la madre della ragazza, la donna gli dice che ha da tempo intuito ch'egli è un ebreo, ma non lo tradirà. Mentre al comando tedesco cercano invano i documenti del presunto Peters, un bombardamento distrugge tutto. Sally si fa prendere prigioniero dai russi, rac-contando da dove viene, ma sta per essere ucciso a causa della uniforme che indossa, quando s'imbatte nel fratello Isaak, che indossa ancora la di-visa del lager. Rimasti i soli superstiti della famiglia, i due giovani an-dranno dagli americani e Isaak procurerà a Sally una divisa del lager, ma gli raccomanda di non raccontare a nessuno la sua incredibile storia. Da quel momento, Sally decide d'essere ebreo per sempre in Israele.

Valutazione Pastorale

tratto dal romanzo autobiografico di Salomon Perel, che oggi vive in Israele, e che nella sequenza finale intona un canto ebraico di pace, il film alterna pagine di grosso spessore a momenti un po' teatrali. La vicenda è certo appassionante, ed il dramma di un ragazzo così giovane e sottoposto ad una costante, tremenda pressione psicologica per non cedere e svelare il suo segreto al primo venuto, emerge con tratti assai nitidi dal film. Il ragazzo appare assai credibile nel suo essere completamente in balìa di uno strano destino, che mentre da un lato lo martella con una catena di avvenimenti uno più sconvolgente dell'altro (l'uccisione della sorella, il collegio sovietico, la cattura ad opera dei nazisti, la perdita dei genitori, la pistola puntata alla fronte da parte di un altro ebreo), dall'altro lo salva sempre in extremis dalla morte con impreviste soluzioni che hanno del miracoloso. E non mancano tratti di grottesca ironia, come quando il docente di Teoria della Razza in collegio lo sceglie per la sua dimostrazione davanti alla classe del "puro tipo ariano"! Un lavoro in sostanza interessante che si fa portatore di un messaggio di cui la nostra epoca, con i suoi pericolosi rigurgiti di razzismo, ha certamente bisogno.

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