FAMILY EXPRESS

Valutazione
Accettabile-riserve, Realistico
Tematica
Genere
Commedia
Regia
G. Nicolas Hayek
Durata
96'
Anno di uscita
1991
Nazionalità
Svizzera
Titolo Originale
FAMILY EXPRESS
Distribuzione
Penta Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Carlo Mandelli, G. Nicolas Hayek
Musiche
Alexandre Desplat
Montaggio
Bernard Sasia

Sogg. e Scenegg.: Carlo Mandelli, G. Nicolas Hayek - Fotogr.: (panoramica/a colori) Dominique Brenguier - Mus.: Alexandre Desplat - Montagg.: Bernard Sasia - Dur.: 96' - Co-Produz.: Hayek Film, Zurich-Sesame Film, Paris

Interpreti e ruoli

Peter Fonda (Nick), Victoria Vera (Wanda), Maurizio Latini (Marcello), Nicola Pistoia (Franco), Teco Celio, Edmondo Sannazzaro, Hans Heinz Moser, Antonio Juorio, Monika Kaelin, Laszlo I. Kish

Soggetto

Marcello, un bambino orfano di entrambi i genitori, vive a Milano cori lo zio Franco, che vende falsi orologi ai turisti, presso un autogrill sull'autostrada, mentre il nipote pulisce i parabrezza nella vicina stazione di servizio e ruba oggetti vari nei pullman incustoditi. Costretto a nascondersi, mentre sta "lavorando" in un pullman diretto in Svizzera, si addormenta sotto un sedile e si risveglia a Zurigo. Girellando per la città, entra in un albergo di lusso, e finisce nella stanza di Nick, un prestigiatore americano, che dorme profondamente, avendo ingerito molto alcool insieme ad un sonnifero, per dimenticare un malinteso con Wanda, una graziosa spagnola, che lavora nel bar dell'albergo. Qui Wanda ascolta per caso il temibile boss malavitoso Charlie, che ordina ai suoi scagnozzi, Max e Freddy, di punire duramente Nick. il quale gli deve molti soldi. La donna, recatasi subito nella stanza del suo innamorato per avvertirlo dei pericolo, lo trova ancora profondamente addormentato, e, visto Marcello, suppone sia suo figlio, cosa che il bambino le lascia credere. Nonostante la delusione che tale equivoco le procura, perché pensa che l'uomo sia anche sposato, Wanda è decisa a salvarlo, perciò lo trascina, sempre addormentato, fino al garage dell'hôtel, dove, con l'aiuto di Marcello riesce a seminare Charlie e compagni, e a fuggire con la loro Mercedes. I banditi però, impadronitisi della auto di Wanda, si danno all'inseguimento. Mentre Nick dorme sempre, Wanda e Marcello hanno pericolose avventure e adottano provvisoriamente un grosso e pacifico cane, che sale con loro nella Mercedes; ma intanto il bambino è riuscito a persuadere la ragazza a riportarlo a Milano, dove lo zio lo cerca preoccupato, senza potersi rivolgere alla polizia, a causa della propria attività. Nick, destatosi improvvisamente, durante una sosta, scende dall'auto e prosegue il viaggio in un furgone pieno di manichini, mentre Wanda fa bloccare Charlie e compagni dai finanzieri, con la scusa che la stanno importunando sfacciatamente, e gli accertamenti, che ne derivano, portano i malviventi in mano ai poliziotti. Frattanto, Wanda e Marcello, giunti a Milano. ritrovano Nick e lo zio del bambino, dal quale la ragazza apprende che il piccolo è orfano. I due innamorati si riuniscono, mentre Marcello può tornare a visitare la tomba dei genitori, ai quali è solito narrare affettuosamente i suoi problemi.

Valutazione Pastorale

questo film, scritto e diretto senza stile e senza abilità, va avanti a stento, presentando vicende ingarbugliate, che spesso mancano di logica, e non è sorretto dal brio e dal ritmo, che gli sarebbero necessari per poter interessare e divertire. È una storia di viaggio noiosa e slegata nella quale si alternano momenti anche troppo patetici (il bambino davanti alla tomba dei genitori) ad altri che dovrebbero essere realistici oppure brillanti, e sono invece soltanto risibili. Alcune situazioni suggeriscono delle riserve.

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