FATTI DELLA BANDA DELLA MAGLIANA

Valutazione
Discutibile, ambiguità
Tematica
Gangster, Male
Genere
Drammatico
Regia
Daniele Costantini
Durata
86'
Anno di uscita
2005
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Cristiano Grillo
Montaggio
Roberto Martucci

Orig.: Italia (2004) - Sogg. e scenegg.: Daniele Costantini dalla propria commedia teatrale "Chiacchiere e sangue" - Fotogr.(Panoramica/a colori): Paolo Ferrari - Mus.: Cristiano Grillo - Montagg.: Roberto Martucci - Dur.: 86' - Produz.: Istituto Luce, Goodtime srl.

Interpreti e ruoli

Francesco Pannofino (Luciano Amodio detto Accattone), Roberto Brunetti ('Sandrone' Colangeli), Fabio Grossi (Stefano Celletti detto 'Er palletta'), Francesco Dominedò (Claudio Terenzi detto 'Er diavolo'), Tommaso Capogreco (Ugo Torrisi detto 'Operaietto'), Mario Contu (Marcello 'Ubaldino' Jacobis), Lucio Sinisi (Daniele Urbinati), Leo Gullotta, Fanny Cadeo, Gianfranco Zuncheddu.

Soggetto

Il pentito Luciano Amodio, detto 'Accattone', si rivolge al giudice e comincia a rievocare tutti gli eventi che hanno portato alla formazione della banda della Magliana, fino allo scioglimento. In una sorta di flash back collettivo, Amodio chiama a partecipare alla rievocazione tutti i componenti della banda, i due ancora vivi ma anche i cinque morti ammazzati. Si apre così uno scenario che prende il via a Roma nel 1974. Alla fine degli anni Settanta la banda passa al controllo del territorio ma scopre di aver bisogno di soldi e allora procede al sequestro del duca Boncompagni. Nell'aprile 1978 il gruppo, formato da otto componenti, si organizza in modo serio. Mette le mani sull'ippodromo di Tor di Valle, poi, durante il sequestro Moro, alcuni esponenti incontrano un importante uomo politico. A partire dagli anni Ottanta comincia la guerra con le bande rivali. Più avanti seguono contatti con Calò e Carboni nel periodo del 'crack' del Banco Ambrosiano. Nel 1990 Patrizio, fratello di Luciano, viene assassinato. Luciano scappa in Sudamerica. La banda si scioglie.

Valutazione Pastorale

All'origine c'é la pièce teatrale "Chiacchiere e sangue" scritta dallo stesso Costantini e messa in scena nel 2000 al teatro Colosseo di Roma. "Per passare alla sceneggiatura -precisa Costantini- mi sono ispirato per l'80% ai verbali di pentimento di Maurizio Abbatino e per il resto a quelli di Antonio Mancini: in questi, accanto alla pura esposizione dei fatti, comparivano passaggi di grande comicità involontaria, quell'ironia schietta tipica dei romani". Girato per due mesi all'interno dell'istituto penitenziario romano di Rebibbia con la partecipazione, accanto agli attori, di tre detenuti, il film affronta un argomento nei confronti del quale, aggiunge il regista, "...avevo un interesse culturale e sociologico. La banda della Magliana é stata la prima organizzazione criminale a darsi precisi criteri 'etici', la democraticità, ossia l'assenza di una gerarchia interna; e l'esclusività, vale a dire il divieto di lavorare con altri". Fin qui la parte preparatoria: informazioni che era utile riferire per dire che l'intenzione di andare a 'rileggere' gli anni di attività di una banda poteva riservare qualche sorpresa non secondaria. Qua e là qualche spunto di interesse emerge (certi incroci della banda con la politica e la finanza), ma l'operazione risulta sbagliata proprio là dove voleva essere più originale: il rivolgersi di Accattone direttamente al giudice (alla m.d.p./allo spettatore), il far parlare i morti, l'uso della sala del carcere come palcoscenico teatrale tolgono drammaticità e vigore ai fatti narrati. Non funziona la commistione tra linguaggio finto e contorni autentici. Limitarsi ad esporre i fatti, col contorno di un umorismo che dovrebbe creare simpatia, é insufficiente, troppo consolatorio verso la banda e i suoi crimini. Far recitare i detenuti nel ruolo di se stessi allontana, invece di avvicinare, la soglia della verità e della comprensione. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile e nell'insieme segnato da ambiguità. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in occasioni più mirate (rassegne e altro), tenendo presente quanto detto sopra sull'approccio che lo caratterizza. Attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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