FERMO POSTA TINTO BRASS

Valutazione
Inaccettabile, Osceno
Tematica
Genere
Commedia
Regia
Tinto Brass
Durata
93'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
FERMO POSTA TINTO BRASS
Distribuzione
Artisti Associati
Soggetto e Sceneggiatura
Tinto Brass, Aurelio Grimaldi, Claudio Lizza Tinto Brass
Montaggio
Tinto Brass

Sogg.: Tinto Brass - Scenegg.: Tinto Brass, Aurelio Grimaldi, Claudio Lizza - Fotogr.: (panoramica/a colori) Dante Dalla Torre - Montagg.: Tinto Brass - Dur.: 93' - Produz.: California Film - Vietato ai minori degli anni diciotto

Interpreti e ruoli

Tinto Brass (Tinto Brass), Cinzia Roccaforte (La segretaria), Laura Gualtieri (Elena), Cristian Marazziti (Guido), Sara Cosmi, Carla Solaro, Erika Saffo, Gabriella Barbuti, Gaia Zucchi, Alessandra Antonelli, Cristina Rinaldi, Seiji Fukasawa, Luca Flauto, Paolo Lanza, Claudia Biagiotti

Soggetto

il regista Tinto Brass nel suo studio in compagnia della formosa segretaria, legge alcune missive che gli sono giunte da ogni parte d'Italia. Una giovane gli confida che è stata "aiutata" in certi rapporti amorosi col suo fidanzato sulla spiaggia dalla visione di un'altra coppia impegnata in analoghe "faccende". Dal Veneto Elena fa sapere di essere una "bella di giorno" e di avere tra i più affezionati clienti il marito Guido che, fingendo di non riconoscerla, si abbandona, pagando naturalmente, ad effusioni che non ha il coraggio di richiederle come moglie. Una diciannovenne di Sutri narra le sue esibizioni nel locale anfiteatro ad uso di un turista nipponico. Una signora racconta di come il marito, dopo tanto penare, l'ha finalmente convinta a partecipare ad "ammucchiate" per individui facoltosi in una villa esclusiva. Poi una casalinga afferma che, trascurata dal marito, ha ceduto al fascino telefonico di un uomo sconosciuto, il quale è servito per fare da ignara "colonna sonora" alle effusioni del marito, rientrato all'improvviso. Dal Sud una signora lamenta il vizio del gioco del marito il quale una notte è rientrato ubriaco annunciando che si è giocato tutto con due amici, compresa la moglie la quale, dapprima inorridita ed offesa, ha poi deciso di onorare l'impegno del consorte trovando piacevole questa situazione. Infine giunge nello studio del regista una giovane col suo manager per un provino: dopo aver esaminato a fondo le qualità della postulante, Brass chiede alla segretaria circa i suoi sogni, ed ella rivela di sognare il regista che le prova delle scarpe in un negozio sfoderando attributi elefantini.

Valutazione Pastorale

è la discesa di questo regista (che almeno una volta sapeva fare anche cinema), nell'oscenità sempre più triste e squallida degli ossessi che sbandierano una "libertà", (sessuale, s'intende), che in realtà evidenzia il mondo claustrofobo e maniacale in cui vivono. Qui Tinto Brass esalta gli incontri e gli scambi di coppie, per provare emozioni nuove, decantati da esperti psicologi e da riviste del settore come forma di liberazione ed evoluzione della sessualità. Naturalmente per tali persone l'aumento delle violenze sessuali a donne e a minori, il crollo dei valori e del senso di onestà e responsabilità in tutti i settori della vita pubblica e privata non sono certo attribuibili al dilagare della pornografia, essendo convinte che questo sia veramente, come sbandierano il regista ed i suoi epigoni, un modo di vivere gioiosamente e liberamente la sessualità.

Le altre valutazioni

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