FORGET PARIS

Valutazione
Discutibile, Scabrosità
Tematica
Matrimonio - coppia
Genere
Commedia
Regia
Billy Crystal
Durata
107'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
FORGET PARIS
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Billy Crystal, Lowell Ganz, Babaloo Mandel
Musiche
Marc Shaiman
Montaggio
Kent Beyda

Sogg. e Scenegg.: Billy Crystal, Lowell Ganz, Babaloo Mandel - Fotogr.: (normale/a colori) Don Burgess - Mus.: Marc Shaiman - Montagg.: Kent Beyda - Dur.: 107' - Produz.: Billy Crystal

Interpreti e ruoli

Billy Crystal (Mickey Gordon), Debra Winger (Ellen Andrews), Joe Mantegna (Andy), Richard Masur (Craig), Julie Havner (Lucy), Cathy Moriarty (Lois), John Spencer (Jack), Cynthia Stevenson (Liz), Marv Albert, Bill Walton, Charles Barkley, David Robinson, Dan Majerle

Soggetto

Mickey Gordon, un apprezzato arbitro americano di basket, recatosi in Francia per eseguire le ultime volontà del padre, desideroso di essere sepolto in Normandia coi suoi commilitoni caduti nello sbarco, si innamora di un'impiegata della linea aerea, Ellen Andrews un'attraente americana che lavora a Parigi la quale lo aiuta a trovare la bara del genitore, smarrita. L'amore fa sì che la donna lo raggiunga negli Stati Uniti: ma mentre Mickey è impegnato con le partite lei trova un frustrante lavoro presso una compagnia aerea interna e si deprime. Poi Mickey decide di prendersi un anno di aspettativa e si mette a vendere automobili con l'amico Craig ma deve subire la presenza dell'anziano padre di lei, malato di mente, mentre Ellen nel suo lavoro viene promossa. Esasperato, Mickey annuncia che riprenderà ad arbitrare e lei allora riporta il padre dai fratelli in Kansas. Decidono quindi di avere un figlio, ricorrendo all'inseminazione artificiale, ma invano. Anche l'adozione si rivela difficoltosa. Ellen ottiene un buon posto a Dallas, ma rifiutandosi lui di lasciare la sua casa, torna in Francia. Per entrambi la nostalgia è troppo forte: mentre lui decide di non arbitrare una partita per correre da lei, ecco apparire Ellen sul campo. Capiscono così che per vivere insieme devono imparare a venirsi incontro come auspicano anche i loro amici Andy, Craig, Lucy, Lois, Jack e Liz, riuniti in un ristorante a parlare di loro due.

Valutazione Pastorale

Billy Crystal non solo scrivendo ma anche dirigendo questo film evidentemente tenta di ripercorrere l'abusato ma spesso redditizio cammino della commedia sentimentale con risvolti psicologici. Qui due persone l'amore lo hanno trovato, ma devono affrontare non poche difficoltà per mantenerlo. Infatti, vorrebbe ammonirli il regista, se è romatico e facile innamorarsi, le difficoltà logistiche del vivere quotidiano con una serie imponderabile di trappole disseminano di ostacoli sempre maggiori il cammino dell'amore. Ora, se Crystal inzeppa "more solito" il film delle sue freddure da show americano, pensando di rendere il tutto una commedia brillante, sbaglia certamente. Il film è un soporifero susseguirsi di luoghi comuni, con battute e sequenze da novella sentimentale da rivista femminile anni '60, cui la cornice della cena in cui tutti i protagonisti si ritrovano progressivamente diventando narratori della storia, non conferisce alcuno spessore. Che il copione sia fiacco lo si scorge nella prova incolore di attori del calibro di Joe Mantegna, e la stessa Debra Winger fatica a dare credibilità a sguardi e sorrisetti da telenovela o a sequenze farsesche come quella del piccione incollato sulla carta adesiva per topi che le si appiccica al viso. La sequenza poi della donazione del "seme", con il solito squallido rituale che il regista si guarda bene dal glissare, è assai grossolana. Alcune scabrosità verbali e certe situazioni sentimentali motivano la valutazione.

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