FRANKENSTEIN DI MARY SHELLEY *

Valutazione
Discutibile, Crudo
Tematica
Letteratura
Genere
Fantastico
Regia
Kenneth Branagh
Durata
123'
Anno di uscita
1995
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
MARY SHELLEY'S FRANKENSTEIN
Distribuzione
Columbia Tristar film Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Steph Lady, Frank Darabont liberamente ispirato al libro di Mary Shelley
Musiche
Patrick Doyle
Montaggio
Andrew Marcus

Sogg.: liberamente ispirato al libro di Mary Shelley - Scenegg.: Steph Lady, Frank Darabont - Fotogr.(panoramica/a colori): Roger Pratt - Mus.: Patrick Doyle - Montagg.: Andrew Marcus - Dur.: 123' - Produz.: Francis Ford Coppola, James V.Hart, John Veitch.

Interpreti e ruoli

Robert De Niro (la 'Creatura'), Kenneth Branagh (Victor Frankenstein), Helena Bonham Carter (Elizabeth), Tom Hulce (Henry Clerval), Aidan Quinn (Capitano Walton), Trevyn Mc Dowell (Justine), John Cleese (professor Waldman), Richard Briers, Cherie Lunghi, Ian Holm, Celia Imrie, Ryan Smith, Gerard Horan, Mark Hadfield.

Soggetto

1794. Il capitano Walton, in rotta per il Polo Nord, incontra sulla banchina un uomo allo stremo: è Victor Frankenstein, scienziato svizzero, che gli narra come abbia trascorso un'infanzia felice a Ginevra, interrotta dalla perdita della madre, morta nel dare alla luce il fratellino William. Innamorato della sua sorella adottiva Elizabeth, che lo ricambia, Victor si reca a Ingolstadt alla facoltà di medicina dove fa amicizia col collega Henry Clerval e col vecchio docente Waldman, che tenta invano di dissuaderlo dall'obiettivo che lui stesso ha già sfiorato: la creazione di un essere vivente. L'assassinio di Waldman ad opera di un contadino fa sì che Frankenstein costruisca la sua "creatura" col cervello del professore e parti di cadaveri tra cui quello del suo uccisore. Il mostro che ne scaturisce provoca orrore nello scienziato che ripudia la sua "creatura" che braccata dalla folla fugge nella foresta dove si nasconde presso una fattoria. Qui impara a parlare e leggere di nascosto. Ma viene scoperto e respinto, e grazie al diario di Victor, che ha sottratto, raggiunge Ginevra ed uccide il piccolo William. Del fatto viene incolpata Justine, la figlia della governante, che viene impiccata dalla folla. La "creatura" chiede ora a Victor una compagna, ma sceglie il cadavere di Justine come materiale, e Victor rifiuta, tenta di sottrarsi al controllo della "creatura" sposando Elizabeth, che lo ha sempre amato devotamente. Ma la notte di nozze il mostro estirpa il cuore della donna. Victor allora la riporta in vita, ma la donna ridotta ad una larva, e contesa tra i due uomini, si dà fuoco. Lo scienziato dà allora la caccia al mostro seguendolo verso i ghiacci del Nord, dove incontra Walton. Victor spira, ed il mostro, sopraggiunto, lo piange, e si dà fuoco sulla sua pira funebre, mentre i ghiacci si rompono e la nave ritorna verso il sud.

Valutazione Pastorale

Mostruosità forse più inquietanti di quella ideata nell'estate del 1816 dalla giovanissima moglie del poeta Percy Bysshe Shelley, sono oggetto di cronaca da tempo. La fantasia visionaria ed apocalittica di Branagh, accentuata da toni foschi e rutilanti, un po' tragedia ed un po' racconto gotico, si sfoga in immagini affascinanti, inquietanti, barocche, sempre con una confezione visiva, testuale e musicale sontuosa. Nel finale, che tradisce il romanzo, ed anche lo spettatore, dopo un crescendo assai ben orchestrato e tutto sommato fedele, si cade nel rocambolesco e nel grand guignol, con il mostro che estrae il cuore alla giovane (nel libro si limita a strangolarla), e soprattutto con il disperato tentativo di Frankenstein di richiamarla in vita. Per festeggiare l'evento, lo scienziato balla anche un valzer nella soffitta laboratorio, il che sembra troppo, così come la spettacolare ma grottesca 'promenade' della rediviva in preda alle fiamme. Una maggiore sobrietà avrebbe giovato senz'altro. Una menzione speciale a De Niro, mostro dal volto disumano e dal cuore sensibile, schiacciato da un destino anomalo e crudele. Tra l'altro il fascino ambiguo che esercita la 'creatura' nel libro qui viene forzato e falsato nella ricerca dell'orripilante ad ogni costo, ed una maschera meno grottesca ed orrenda, ma più inquietante, avrebbe forse coinvolto di più lo spettatore.

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