FRATELLI PER LA PELLE

Valutazione
Accettabile-riserve, superficialità
Tematica
Cinema nel cinema, Disabilità
Genere
Commedia
Regia
Bobby Farrelly, Peter Farrelly
Durata
118'
Anno di uscita
2004
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Stuck on you
Distribuzione
20th Century Fox Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Farrelly, Bobby Farrelly Charles B.Wessler, Bennett Yellin, Peter Farrelly, Bobby Farrelly
Musiche
Michael Andrews, Tom Wolfe, Manish Raval
Montaggio
Christopher Greenbury, Dave Terman

Orig.: Stati Uniti (2003) - Sogg.: Charles B.Wessler, Bennett Yellin, Peter Farrelly, Bobby Farrelly - Scenegg.: Peter Farrelly, Bobby Farrelly - Fotogr.(Scope/a colori): Daniel Mindel - Mus.: Michael Andrews, Tom Wolfe, Manish Raval - Montagg.: Christopher Greenbury, Dave Terman - Dur.: 118' - Produz.: Conundrum Entertainment.

Interpreti e ruoli

Matt Damon (Bob Tenor), Greg Kinnear (Walter Tenor), Eva Mendes (April), Cher (se stessa), Wen Yann Shih (May), Pat Crawford Brown (Mimmy), Griffin Dunne (se stesso), Seymour Cassel (Morty O'Reilly)

Soggetto

Bob e Walt, fratelli siamesi, vivono in una anonima cittadina di provincia, dove gestiscono un fast food di successo. Walt, che da tempo cura uno spettacolino teatrale, nutre ambizioni di recitazione e un giorno comunica a Bob di essere deciso a trasferirsi a Hollywood per tentare la fortuna. Inevitabilmente costretto a seguirlo, Bob si trova catapultato tra gli studios della città del cinema. In cerca di informazioni, i due fratelli si imbattono in Cher. La famosa star, che attraversando una fase di crisi professionale ha accettato di dedicarsi ad un fiction televisiva, mette l'occhio su Walt e lo chiama a ricoprire il ruolo del protagonista, pensando di poterlo usare per propri fini. Walt invece ha successo, e intanto ha conosciuto la bella April. Bob intanto ha trovato il coraggio per incontrare May, una cinesina con cui parlava via e-mail, ma non quello di riverlarle la sua situazione. Quando se ne accorge, May lo lascia piangendo. Bob allora si decide a seguire il consiglio di Walt. I due fanno l'operazione e vengono separati. I primi tempi sono difficili. Bob decide di tornare a casa, ma il lavoro al fast food non riesce come prima. Poco dopo torna anche Walt. Un anno dopo, Walt mette in scena nel solito teatrino un "Bonny e Clyde" musicale. Ci sono anche April e May. Grande successo per tutti.

Valutazione Pastorale

I fratelli Farrelly si sono imposti negli anni passati con storie che non avevano paura di mettere alla berlina tutto quel cinema 'politicamente corretto' su personaggi e situazioni emarginati, disagiati, minori, 'diversi'. Il tono graffiante, forse in qualche occasione un po' sopra le righe ma corrosivo, di quei titoli cambia obiettivo in questa nuova prova, che pure vede al centro un handicap, quello dei fratelli siamesi, serio, grave, degno di forte attenzione e sostegno. In un copione forse fin troppo lungo (quasi due ore), il tono è naturalmente del tutto antirealistico, qua e là grottesco, ma il percorso del racconto va nella direzione di offrire sprazzi di ottimismo e di consolazione: insomma non bisogna lasciarsi condizionare dall'handicap, ma si può fare in modo di poterlo superare e farlo diventare occasione di riscatto e di successo. La simbiosi dei fratelli, e la loro successiva separazione vanno di pari passo con la messa alla berlina di un mondo cinetelevisivo fatto di cinismo e opportunismo, dove si cerca di inventare storie ma si chiudono gli occhi sulla vita vera che scorre intorno. Tante cose da dire, dunque, alcune risolte con sensibilità, altre (molte) con poca verve, in modo affrettato e ripetitivo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come accettabile, ma con riserve a motivo di una predominante superficialità espressiva. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Da recuperare, sia pure come prodotto non ben riuscito, nell'ambito di occasioni di riflessione sull'handicap.

Le altre valutazioni

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