Orig.: Italia (2005) - Sogg. e scenegg.: Luciano Melchionna, Alexandra La Capria - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tarek Ben Abdallah - Mus.: Riccardo Regoli, Fabrizio Sciannameo - Montagg.: Paola Freddi - Dur.: 100' - Produz.: Massimo Ferrero - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.
Interpreti e ruoli
Lorenzo Balducci (Luca), Massimiliano Caprara (Emiliano), Francesco Venditti (Francesco), Sandro Giordano (Sandro), Paola Ranzoni (Laura), Moran Atias (Monica), Loretta Goggi (Anna), Nino Bernardini ( madre di Luca), Alexandria La Capria (padre di Luca), Giorgio Santangelo (Ludovica), Lina Benvenuti (Riccardo), Tecla Silvestrini (Littoria), Paolo Villaggio (Speranza), (Renato)
Soggetto
A Latina, in un capannone, cinque ragazzi e ragazze tra i 20 e in 30 anni, tengono sequestrato un uomo di 50 anni, sottoponendolo a torture e giochi perversi. Sul posto c'é anche Luca, 24 anni, che non partecipa direttamente. Scorrono in flashback episodi delle vite dei protagonisti. All'alba Luca chiude a chiave ilcancello e apre il rubinetto del gas. Muoiono tutti.
Valutazione Pastorale
Un ritratto generazionale dominato da un pessimismo senza via d'uscita. Tutti i ragazzi vivono la disperazione di eistenze squilibrate e non mostrano la volontà di reagire o di aprirsi ai richiami della famiglia, di altri, di qualcosa di concreto. Senza offrire motivazioni, nè indicare necessita, ragazzi e ragazze scivolano verso l'annullamento di sè. Si tratta di un nichilismo esasperato, fine a se stesso e incapace di apririsi alla speranza. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile e nell'insieme negativo. UTILIZZAZIONE: l'atteggiamento che propone il copione dice che l'utilizzazione é da evitare sia in programmazione ordinaria che in altre occasioni. Non al punto tuttavia da dire che anche per quei ragazzi che si chiudono dietro ad un cancello non possa (non debba) esserci una speranza. Le porte della salvezza sono aperte per tutti.