Sogg.: tratto dal romanzo "Get Shorty" di Elmore Leonard - Scenegg.: Scott Frank - Fotogr.: (norma-le/ a colori) Don Peterman - Mus.: John Lurie - Montagg.: Jim Miller -Dur.: 105' - Produz.: Danny De Vito, Michael Shamberg, Stacey Sher
Interpreti e ruoli
John Travolta (Chili Palmer), Gene Hackman (Harry Zimm), Rene Russo (Karen Flores), Danny De Vito (Martin Weir), Delroy Lindo (Bo Catlett), David Paymer (Leo Devoe), Jacob Vargas (Yayo Portillo), Dennis Farina (Ray "Bones" Barboni), James Gandolfini, Martin Ferrero, Linda Hart, Miguel Sandoval
Soggetto
Morto il boss che lo proteggeva, Chili Palmer, esattore mafioso, deve lavorare per conto di Ray "Bones" Barboni che cerca due suoi debitori: Leo Devoe, titolare di lavanderia, che, come scopre Chili, è a Los Angeles a giocare al casinò, e Harry Zimm, produttore di mediocri film horror, che si è indebitato a Las Vegas per 250.000 dollari. Introdottosi nell'abitazione di costui, Chili trascura i crediti perché, patito di cinema, propone un soggetto ad Harry (ossia la storia che stanno vivendo) ed è attirato dalla di lui amante, la diva dell'horror Karen Flores. Nella vicenda si inserisce il produttore e narcotrafficante Bo Catlett, che non sa come saldare il diffidente corriere Yayo Portillo, avendo il denaro con cui pagargli la merce in una cassetta di sicurezza all'aeroporto, e dovendo riscuotere anche lui da Zimm, lo risparmia quando viene a sapere del soggetto di un nuovo film. Chili frattanto incastra Leo e recupera 300.000 dollari mentre Karen promette di interessare al pro-getto il grande Martin Weir, suo ex marito. Mentre Bo, pressato da Yayo, lo uccide, Chili entusiasma Martin al progetto. Bo giunge ad offrire 500.000 dollari a Zimm per produrre il film, ossia l'importo del denaro chiuso ancora nella cassetta di sicurezza che Chili viene incaricato di riscuotere. Mentre Zimm chiama Ray "Bones" Barboni per liberarsi di Chili, costui all'aeroporto con un trucco depista la polizia verificandone il controllo sulla cassetta e lasciandovi dentro il denaro. Bo, che ha saputo dei 300.000 di Chili, seque-stra Karen per estorcerglieli. Ma Chili, messosi d'accordo con lo scherano di Bo, lo elimina, ed a Ray, che ha malmenato Harry, fa scoprire la chiave della cassetta contenente il denaro come se fosse suo: il mafioso cade nella trappo-la e viene arrestato. Ora Chili ha la possibilità per diventare produttore.
Valutazione Pastorale
Questo film, tratto da un bestseller statunitense, non aggiunge nulla ai soliti cliché sulla mafia, sullo strozzinaggio e sul variegato sottobosco di creature poco pulite o addirittura criminali che popolano la giungla hollywoodiana. Il film sfrutta divi molto noti come John Travolta (flaccido e poco graffiante), Gene Hackman (una delle interpretazioni meno convinte) e Danny De Vito (poco convinto anche lui) e vorrebbe presentare con descrizioni ora ironiche, ora grottesche, ora sarcastiche, la sostanziale immoralità di un ambiente corrotto e che invece dal film risulta tutto somma-to un luogo di commedia degli equivoci dove i morti ammazzati a pistoletta-te o gettati dal balcone finiscono per essere parte del folklore locale. In effetti, pur tenendo conto della tonalità grottesca e spesso farsesca di quasi tutta la vicenda, ci sono tuttavia esecuzioni a freddo, droga e avventurette poco edificanti. Un mondo fatuo dove l'importante è apparire, ma dove il tono del racconto, spesso artefatto e alambiccato, non crea né il sarcasmo per stigmatizzare, né l'ironia o il divertimento nello spettatore per esorcizzare. Film discutibile pastoralmente, che non si respinge in toto per essersi perlo-meno contenuto nelle scene più scabrose o più crude.
