GHOST WORLD

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Amicizia, Educazione, Famiglia - genitori figli, Giovani
Genere
Commedia
Regia
Terry Zwigoff
Durata
111'
Anno di uscita
2002
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
Ghost world
Distribuzione
Fandango
Soggetto e Sceneggiatura
Daniel Clowes, Terry Zwigoff tratto dal libro a fumetti di Daniel Cloves
Musiche
David Kitay
Montaggio
Carol Kravetz

Orig.: Stati Uniti (2001) - Sogg.: tratto dal libro a fumetti di Daniel Cloves - Scenegg.: Daniel Clowes, Terry Zwigoff - Fotogr.(Normale/a colori): Affonso Beato - Mus.: David Kitay - Montagg.: Carol Kravetz-Aykanian, Michael R.Miller - Dur.: 111' - Produz.: Lianne Halfon, Russell Smith, John Malkovich.

Interpreti e ruoli

Thora Birch (Enid), Scarlett Johansson (Rebecca), Steve Buscemi (Seymour), Illeana Douglas (Roberta), Brad Renfro (Josh), Bob Balaban (padre di Enid)

Soggetto

Finalmente diplomate, le due amiche Enid e Rebecca si apprestano a trascorrere un'estate di pausa, in attesa di capire se andare al college, e cosa fare in futuro. A dire il vero la cittadina di provincia dove abitano non offre granché. Girovagando per modesti locali, Enid conosce il quarantenne Seymour, collezionista di cartelloni pubblicitari e dischi anni '50-'60. Dapprima lo aiuta a cercare una donna adatta a lui, poi trova lavoro in un fast food ma litiga con i clienti e ben presto viene licenziata. Per il proprio compleanno Seymour invita a casa l'amica Scarlet, e manda via Enid, che si mette a piangere. Poi però torna da lui, e tra i due nasce una relazione. Intanto a casa Enid ha qualche problema con il padre, che, divorziato, ha trovato una nuova compagna e vuole vivere insieme a lei. Quando l'estate si avvia alla fine, ecco Enid seduta sulla panchina: aspetta il bus, che la porterà via da quei luoghi per un futuro tutto da decifrare.

Valutazione Pastorale

Tratto da un libro a fumetti, il copione ne restituisce bene le atmosfere un po' piatte e anonime, l'aria bassa, i colori pastellati: il tutto finalizzato a disegnare la radiografia di una provincia americana isolata e quasi abbandonata, chiusa in se stessa, in un immobilismo che é sociale ma anche mentale, esistenziale. I personaggi scelti esprimono un disagio che, scavalcando le esigenze primarie della sopravvivenza, riguarda la difficoltà di creare comunicazione, relazioni interpersonali, occasioni di svago e di incontri comuni. In un panorama dove i valori forti dell' "american dream" arrivano annacquati e molto in sordina, le giovani neodiplomate devono decidere subito se restare o andare via, a cercare occasioni in posti più vivaci. La scelta finale di Enid è quella della sfida con se stessa, prima ancora che con gli altri. Il quadro generale é amaro, malinconico, un po' pessimista, ma sostanzialmente sincero. Essendo tuttavia presenti anche stereotipi e situazioni-limite descritte con qualche fretta, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come discutibile, problematico e adatto a dibattiti. UTILIZZAZIONE: più che in programmazione ordinaria, il film si indirizza per occasioni mirate, come avvio ad una riflessione sulla condizione giovanile nella provincia americana all'inizio del Terzo Millennio. Attenzione per i minori in caso di passaggi televisivi.

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