GLI AMANTI PASSEGGERI

Valutazione
Complesso, scabroso
Tematica
Cinema nel cinema, Droga, Matrimonio - coppia, Metafore del nostro tempo, Omosessualità, Politica-Società, Sessualità
Genere
Commedia
Regia
Pedro Almodovar
Durata
90'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Spagna
Titolo Originale
Los amantes pasajeros
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Alberto Iglesias
Montaggio
José Salcedo

Orig.: Spagna (2012) - Sogg. e scenegg.: Pedro Almodovar - Fotogr.(Panoramica/a colori): José Luis Alcaine - Mus.: Alberto Iglesias - Montagg.: José Salcedo - Dur.: 90' - Produz.: Agustin Almodovar.

Interpreti e ruoli

Antonio de la Torre (Alex Acero), Hugo Silva (Benito Moròn), Miguel Angel Silvestre (lo sposo), Laya Marti (la sposa), Javier Camara (Joserra), Carlos Areces (Fajas), Raul Arévalo (Ulloa), Jose Maria Yazpik (Infante), Guillermo Toledo . (Ricardo Galan), José Luis Torrijo (dott Mas), Lola Duenas (Bruna), Cecilia Roth (Norma), Blanca Suarez (Ruth), Antonio Banderas (Leon), Penelope Cruz (Jessica), Paz Vega (Alba), Susi Sanchez (madre di Alba), Carmen Machi (portiera), Pepa Charro (hostess Piluca), Nasser Saleh . (passeggero)

Soggetto

Un aereo è in volo dalla Spagna verso Città del Messico. Ad un certo momento un guasto tecnico mette in pericolo la vita dei passeggeri. Per traquillizzarli, gli assistenti di volo e il responsabile di cabina offrono a tutti qualche tipo di droga: in Economy si usano ansiolitici, mentre in Business viene somministrata l'Acqua di Valenza, una vecchia combinazione degli anni '80. Questa miscela rende le persone più socievoli e disinibite. Così mentre i piloti cercano un aeroporto dove atterrare, tutti sembrano avere qualche segreto da nascondere. Quando arriva la comunicazione a lungo attesa, l'aereo atterra in una stazione del tutto deserta e quasi abbandonata.

Valutazione Pastorale

Almodovar voleva tornare alla commedia. E magari risollevarsi dal melenso, precedente "La pelle che abito", un inguardabile pasticcio narrativo. L'obiettivo è stato raggiunto. La commedia c'è, caratterizzata da un taglio brillante e ironico. Anzi, come, lui stesso aggiunge, irrealista e metaforico. Nostalgia del clima effervescente, sfrenato e ludico degli anni '80. Una Spagna in pieno boom, di crescita economica e di cambiamento dei costumi. Scoppia la democrazia, si allargano le libertà, si moltiplicano le occasioni di divertimento. Nello spazio chiuso dell'aereo, copme in una quinta teatrale, ogni personaggio è in cerca di autore. L'ossessione unificante è quella preferita dal regista: il sesso come motore di vitalità e nervosismo. Da lì discendono le azioni dei vari personaggi che cercano una nuova ribellione ma finiscono con fare i conti con il pericolo incombente. Dietro l'angolo dei siparietti, dei numeri da musical, delle battute salaci e graffianti, circola un'aria di morte. L'odore della fine incombe, pesante, su quell'aereo. E l'atterragio in un aereo deserto conferma che non è più ll tempo della felicità. Un killer si muove tra i passeggeri. La salvezza della Spagna è lontana. Si ride amaramente dunque, e anche il lasciarsi andare ad una sensualità tanto palesata quanto 'ridicola' si riduce ad un triste sipario della disperazione. Una storia insieme lienare e ambiziosa, specchio di una ispirazione creativa ormai carente e omologata. Dal punti di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, e segnato da non poche scabrosità.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, tenendo presente l'opportunità di rivolgersi ad un pubblico in grado di sintonizzarsi con le provocazioni del regista spagnolo. Meglio sarebbe riservarlo per occasioni mirate. Molta attenzione è da riservare per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

Le altre valutazioni

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