Sogg.: liberamente ispirato al romanzo di Whitney Otto - Scenegg.: Jane Anderson - Fotogr.: (norma-le/ a colori) Janusz Kaminski - Mus.: Jill Bilcock - Montagg.: Thomas Newman - Dur.: 109' - Produz.: Sarah Pillsbury, Midge Sanford

Interpreti e ruoli

Wimona Ryder (Finn), Ellen Burstyn (Hy), Anne Bancroft (Glady Joe), Maya Angelou (Anna), Alfre Woodard (Marianna), Jean Sim-mons (Em), Lois Smith (Sofia), Kate Capshaw, Samantha Mathis, Kate Nel-ligan, Derrick O'Connor, Johnathon Schaech, Dermot Mulroney

Soggetto

Finn, studentessa a Berkeley per un corso post-laurea, è andata a trascorrere l'estate in casa della nonna Hy e della prozia Glady Joe. Circon-data da aranceti, a Grasse, in California, la casa della nonna è un tranquillo rifugio che Finn ha scelto per portare a termine la sua tesi sui riti dell'artigia-nato femminile nelle culture tribali. Ma, circostanza ancora più importante, Finn ha bisogno dell'estate per riflettere su una proposta di matrimonio rice-vuta da Sam, suo fidanzato. Le due padrone di casa, che nella loro vita hanno avuto varie esperienze, la aiuteranno a decidere con saggezza. Nella loro bel-la casa Hy e Glady Joe ospitano il "Circolo della trapunta", formato da un gruppo di donne che mentre lavorano con ago e filo per realizzare la "trapun-ta matrimoniale di Finn", raccontano alla giovane le storie d'amore che han-no cadenzato e plasmato la loro vita. Racconti di amore sincero e di tradi-menti, di felicità e di cuori spezzati vengono rievocati. Ogni storia è "unica" come lo sono le protagoniste: Anna, la imponente "maestra di trapunta", ex cameriera in casa quando Hy e Glady Joe erano adolescenti; Marianna, la figlia di Anna, romantica avventuriera e confidente di Finn; Em, moglie e musa di Dean, un artista poco fedele; Sofia, donna sensibile, travolta dai dispiaceri della vita e dal matrimonio. Alternato alle sequenze della laboriosa confezione della trapunta, il carosello di donne con i loro uomini, i loro ricordi e le loro emozioni rotea intorno a Finn. E anche Finn viene coinvolta quando Leon, un giovane romantico, prova a distoglierla dal suo lavoro e dal fidanzato. Disorientata e frastornata da tanti e così diversi stimoli la giovane studentessa stenta a trovare una risposta al suo problema.

Valutazione Pastorale

Tratto da un romanzo di Witney Otto il film si sno-da con una struttura simile a quella di una trapunta "patchwork": otto capitoli sulla vita di otto personaggi. Per raccontare la gioventù dei personaggi, ven-gono usati dei flashback, ogni decennio a partire dal 1930 e risalendo fino al 1860 per la storia dei bisnonni di Anna. Belle le immagini create da una accurata scenografia ed eccellente il cast artistico ricco di interpreti che han-no prestigiosi riconoscimenti internazionali. Risulta un po' eccessivo il ricorso alla voce fuori campo, anche se la regista Moorhouse, entrando nel flashback ogni volta in modo diverso, sia con la cinepresa che con il montag-gio, dà a ciascuna storia un tocco particolare. La conclusione della comme-dia, un po' improvvisata, retorica e convenzionale, non consente di esprime-re su questo film un giudizio pastorale positivo. La evocazione di esperienze matrimoniali connotate da tradimenti, delusioni e fallimenti è amara consta-tazione che il rapporto di coppia, sereno e fedele, può essere costruito e sostenuto solo da specifici precisi valori, conosciuti e condivisi. Ed è proprio il carente riferimento a tali valori che denota una presentazione superficiale delle vicende evocate. Sceneggiatore e regista avevano ampia possibilità di approfondire meglio il perché di certi fallimenti. La scabrosità di alcune sequenze e le non accettabili conversazioni sul matrimonio, che il film offre con disinvolta indulgenza, motivano il giudizio.