Orig.: Italia (2009) - Sogg. e scenegg.: Marco Spagnoli - Mus.: Pivio e Aldo De Scalzi - Montagg.: Patrizia Penzo - Dur.: 71' - Produz.: CinecittàLuce, Studio Universal.
Soggetto
I Cinquanta e i Sessanta. Dalle macerie del dopoguerra cominciano e crescono i rapporti tra il cinema italiano e quello americano. Per venti anni Hollywood sbarca in forze a Cinecittà. Anteprime, incontri sul set, feste, premi, scandali, dolce vita e dintorni: tutto vissuto a Roma con quell'importante appendice che é stata la Mostra del Cinema di Venezia. "Waterloo" é rimasto, simbolicamente, il film conclusivo di quel periodo.
Valutazione Pastorale
Tutto il materiale arriva dall'archivio di Cinecittà Luce. Marco Spagnoli precisa: "E' stato un vero privilegio poter entrare in un tesoro come quello, poter offrire al pubblico quella che é una rilettura e, al tempo stesso, una scoperta visiva del grande passato e di anni indimenticabili.(...)". Presentato alla Mostra di Venezia 09, il film non va visto nella banale ottica della nostaglia del tempo che fu, ma in quella dell'utilizzo, ai fini di una concreta ricostruzione del passato, di un materiale enorme e meritevole di uscire finalmente allo scoperto, a disposizione del pubblico e degli studiosi. Tra i momenti 'preziosi': i fotogrammi di Greta Garbo; l'istituzione della promozione e del press agent nel lancio di un film; l'incontro tra Fellini e Bergman per il film da girare insieme (poi mai fatto). Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare come proposta di documentario per un pubblico di appassionati, per studenti, per storici del cinema.