I 7 NANI

Valutazione
Consigliabile, semplice
Tematica
Animali, Avventura, Cinema nel cinema, Solidarietà-Amore
Genere
Film d'animazione
Regia
Harald Siepermann e Boris Aljinovic
Durata
88'
Anno di uscita
2015
Nazionalità
Germania
Distribuzione
Microcinema Distribuzione
Soggetto e Sceneggiatura
Harald Siepermann, Daniel e Douglas Welbat basato su personaggi creati da Otto Waalkes e Bernd Eilert
Musiche
Daniel Welbat, Stephan Gade
Montaggio
Holger Trautmann, Sascha Wolff Tager

Orig.: Germania (2014) - Sogg.: basato su personaggi creati da Otto Waalkes e Bernd Eilert - Scenegg.: Harald Siepermann, Daniel e Douglas Welbat - Fotogr.(panoramica/a colori): Jo Heim - Mus.: Daniel Welbat, Stephan Gade - Montagg.: Holger Trautmann, Sascha Wolff Tager - Dur.: 88' - Produz.: Douglas Welbat per 7 Dwarves Animation Company.

Interpreti e ruoli

Bobò (voce italiana: Luca Ghignone), Barny (v.i.: Enrico Maggi), Perfidia (v.i.: Renata Bertolas), Rose (v.i.: Tiziana Martello), Jack (v.i.: Andrea Oldani), Merlino (v.i.: Raffaele Farina), Sveltolo (v.i.: Stefano Albertini), Rambolo (v.i.: Paolo De Santis), Cremolo (v.i.: Massimo Di Benedetto), Nuvolo (v.i.: Davide Garbolino), Splendolo (v.i.: Marco Balzarotti), Muscolo. (v.i.: Marco Balzarotti)

Soggetto

Per sbaglio Bobo, il più giovane dei sette nani, provoca la puntura della principessa Rose e con lei fa piombare nel sonno l'intero regno di Fantabulosa. Il maleficio della strega Perfidia, che insegue Rose fin dall'infanzia, sembra essere divenuto realtà. L'unico in grado di rimediare all'errore è Jack, sguattero delle cucine di corte, con il suo bacio del vero amore. ,a Jack è prigioniero del drago Barny al servizio di Perfidia. Allora i nani partono per andare nel castello della strega e liberarlo. La resa dei conti arriva dopo una serie di battaglie senza fine.

Valutazione Pastorale

Il cinema contemporaneo che sceglie copioni vecchi di sicura presa ma vuole coprirli con abiti moderni e dinamici ha probabilmente già esaurito la sua fase dell'infanzia: "Maleficent", "Cinderella", "Into the Woods" si situano sul versante del rimescolamento della fiaba monotematica tentata da divagazioni forti tra animazione e realtà. In questo scenario si colloca la consueta (e da sempre difficilissima) battaglia contro lo strapotere USA del cartone targato Europa. C'è un tipo di percorso che ha ormai fatto breccia. Qui, ad esempio, questa produzione tedesca aderisce all'idea di partenza di mettere insieme suggestioni provenienti da varie favole di grande notorietà, con l'obiettivo di creare un caleidoscopio di suggestioni, citazioni, rimandi e rinvii. In primo piano sono i 7 anni e, intorno a loro, un coro multicolore che va dalla strega cattiva, a Biancaneve, al gatto con gli stivali. Per doveroso rispetto il racconto comincia con "C'era una volta" e finisce con "...e vissero tutti felici e contenti". In mezzo, avventure fantastiche, luoghi magici, situazioni imprevedibili. Il male (Perfidia) lotta con il bene (Rose), sembra vincere ma infine soccombe. Con estrema rilassatezza, i bambini partecipano, condividono e seguono. Magari non trovano quei momenti nei quali la fantasia arricchisce il racconto. Quando entra in campo il drago Barny, la dinamica migliora, in qualche passaggio ci sono echi de "Lo Hobbit - La desolazione di Smaug", e rapide suggestioni rimandano a scorci di musica morriconiana. In generale il prodotto è genuino e simpatico, derubricato di qualunque aspetto visionario o fantastico. Canzoni, musiche e il segreto di Barny (che non sveliamo)aiutano ad arricchire la filiforme cornice dello spettacolo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, semplice e adatto per minori e piccoli.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta per tutta la famiglia.

Le altre valutazioni

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