Orig.: Italia (2011) - Sogg.: Andrea Agnello, Francesco Lagi, Carlo Virzì - Scenegg.: Carlo Virzì - Fotogr.(Panoramica/a colori): Ferran Paredes - Mus.: Carlo Virzì - Montagg.: Simone Manetti - Dur.: 99' - Produz.: Fabrizio Donvito, Marco Cohen, Benedetto Habib per Indiana Production; Carlo e Paolo Virzì per Motorino Amaranto in associazione con Eagle Pictures, in collaborazione con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Alessandro Roja (Loris Vanni), Marco Cocci (Maurilio "Mao" Fantoni), Claudia Pandolfi (Sabrina Cenci), Corrado Fortuna (Ludovico Reviglio), Dario 'Kappa' Cappanera (Rino Falorni), Claudia Potenza (Simona Vanni), Francesco Di Gesù (Saverio), Francesco Villa (Armando), Niccolò Belloni (Alessio Vanni), Catherine Spaak (Esmeralda Reviglio)
Soggetto
Loris oggi ha una moglie, un figlio adolescente ed è in cerca di lavoro. E'incredulo quando riceve una mail nella quale un certo Ludovico gli chiede un incontro per parlare dei "Pluto". La memoria torna al 1994, al tempo in cui il gruppo musicale con quel nome aveva acquisito una certa notorietà, esibendosi tra Livorno e provincia. Le intenzioni di Ludovico sembrano serie, vuole fare un'intervista, un video, ricostruendo la storia di quel periodo. Ludovico si muove su una sedia a rotelle, e con lui c'è sempre la mamma, pronta a superare lo scettiscimo di Loris con un bel compenso in denaro per lui e per tutti gli altri. Così la band si riunisce, e insieme a Loris, batterista, ecco tornare Maurilio il cantante detto Mao, la bassista Sabrina, e il chitarrista Rino. Dopo varie vicissitudini, la band accetta di esibirsi in concerto a Cinecittà. Ma il passato non può più tornare.
Valutazione Pastorale
Tante piccole storie messe insieme fanno una grande Storia? Forse non è così ma è bello crederlo. E ci credono, perchè non possono fare altrimenti, i quattro componenti della band 'Pluto': il misterioso Ludovico impone loro di rivedersi e tornare con la memoria ad un periodo che sembrava ormai sepolto. Tornare indietro però può essere dolce e insieme amaro. L'operazione nostalgia ha vari aspetti, e Carlo Virzì, fratello di Paolo, vi si getta con il migliore tono scanzonato possibile. Nessuno indulgenza, né banalità, né retorica. L'approccio è all'insegna di una totale remissività, di quel clima disincantato che non coltiva illusione e anzi affronta la realtà per dare e prendere qualche solenne sberleffo. Si puo scrivere un diario delle band musicali e insieme della piccola provincia italiana, mettendo insieme tocchi affettuosi e sonore prese in giro, affidandosi a sapori e colori che trasmettano l'eredità di un clima, di un periodo, di un luogo. Lieve e senza pretese, il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come ritratto vivo della provincia italiana. Qualche attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di usi di dvd e di altri supporti tecnici.