Orig.: Belgio/Francia (2004) - Sogg. e scenegg.: Arnaud Desplechin, Roger Bohbot - Fotogr.(Scope/a colori): Eric Gautier - Mus.: Gregoire Hetzel - Montagg.: Laurence Briaud - Dur.: 150' - Produz.: Why Not Productions, France2 Cinéma, Rhone Alpes Cinéma.
Interpreti e ruoli
Emmanuelle Devos (Nora), Mathieu Amalric (Ismael), Hippolyte Girardot (Mamanne), Catherine Deneuve (dott.sa Vasset), Maurice Garrel (Louis Jenssens), Nathalie Boutefeu (Chloe Jenssens), Jean-Paul Roussillon . (Abel Vuillard), Catherine Rouvel (Monique Vuillard), Magalì Woch (Arielle), Noemie Lvovsky (Elizabeth)
Soggetto
Nora, 35 anni, gallerista d'arte, vive con il padre malato e il figlio Elias. Nora ama Israel, che fa il suonatore di villa e viene rinchiuso in un ospedale psichiatrico per i suoi frequenti tentativi di suicidio. Il padre di Nora fa lo scrittore e, prima di morire, lascia alla figlia una lettera densa di cattiveria. Per Nora è la fine delle illusioni. Lei e Ismael non possono mai incontrarsi.
Valutazione Pastorale
Due ore e mezzo che sembrano quattro. Desplechin accumula materiale narrativo a volontà, senza accorgersi (oppure si) di perderne il controllo. Vita, morte, ragione, pazzia, impossibilità di far emergere i sentimenti puri: siamo dalle parti del melodramma, e il regista ben volentieri vi scivola, restandone imbrigliato fino alla fine. Faticoso da seguire, pretenzioso nei suoi obiettivi filosofico-esistenziali, il racconto annoia e esclude coinvolgimento emotivo. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile e, nell'insieme, assai velleitario. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, pur tenendo presenti i limiti sopra indicati. Attenzione é da tenere per i minori in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.