Sogg.: tratto dalla commedia omonima di Jerry Sterner - Scenegg.: Alvin Sargent - Fotogr.: (normale/a colori) Maskell Wexler - Mus.: David Newman - Montagg.: Lou Lombardo, Michael Pacek, Hubert De La Bouillerie - Dur.: 98' - Produz.: Norman Jewison, Ric Kidney
Interpreti e ruoli
Danny De Vito (Lawrence Garfield), Gregory Peck (Andrew "Jorgy" Jorgenson), Penelope Ann Miller (Kate Sullivan), Piper Laurie (Bea Sullivan), Dean Jones (William J. Coles), Tom Aldredge (Ozzie), R.D. Call (Arthur), Mo Gaffney, Bene Menritze, Leila Kenzie
Soggetto
Lawrence Garfield, uno spietato affarista di Wall Street, contornato da ben diciassette avvocati e da numerosi collaboratori, installato con i suoi uffici in cima ad un grattacielo segue il mercato e il mondo della produzione. Avido, punta sulle aziende dissestate o decotte, inoltrando alla apposita Commissione una istanza per il rastrellamento delle azioni. Poi compra e rivende lucrando abbondantemente. Ora è fermamente intenzionato ad entrare in possesso della New England Wire & Cable Company, una fabbrica che, attualmente in difficoltà economiche, consente da ottantuno anni a molti abitanti di Seymour, nel Rhode Island, di avere un garantito lavoro alle dipendenze dell'onesto ed integerrimo presidente Andrew Jorgenson. Questi affida la questione legale alla sua figliastra Kate Sullivan: Garfield comprendendo che la bella avvocatessa newyorkese è in grado di fronteggiarlo con molta capacità e perizia tenta di sedurla proferendole un grande amore e, ormai affascinato, proponendole, invano, anche il matrimonio. Deluso, trova un inatteso alleato in William Coles, direttore generale della fabbrica, che gli offre per la prossima assemblea degli azionisti l'appoggio della quota azionaria di sua proprietà. All'assemblea ci sono due tesi: quella di Jorgenson, uomo all'antica e da sempre vicino ai suoi operai, che egli non vuol mettere sul lastrico, malgrado i magri affari ed una impresa invecchiata e fatiscente e quella di Garfield che richiama gli azionisti alla realtà affermando che fili e cavi con le fibre ottiche e l'avanzata incessante della tecnologia sono finiti, per cui a tutti conviene vendere. E la gente, convinta, vota per lui, professatosi amico degli azionisti e dei loro interessi. Sconfitto dunque Jorgenson e sconfitta pure l'avvocatessa, la quale però, per adeguarsi, telefona a Garfield, tornato a casa vittorioso, ma amareggiato perché ha perduto la donna, e gli propone un affare: firmare un accordo con una Società di Tokio, che ha studiato cuscini d'aria per automobili e rivendere ai giapponesi la "Fili e cavi Company", purché sia possibile la riassunzione degli operai, destinati a fabbricare le parti metalliche del nuovo prodotto. Garfield accetta, già eccitato all'idea del lucroso affare.
Valutazione Pastorale
una commedia assai brillante incentrata sull'avidità e sulla lussuria ma anche una storia dai risvolti umani e commoventi a volte anche drammatica. Valida l'interpretazione di Danny De Vito che riesce a dare credibilità al suo personaggio sia come cinico affarista sia come ostinato e cocciuto seduttore; il suo avversario (il sessantacinquenne Gregory Peck), è l'industriale di altri tempi, chiuso nel suo regno, seduto ad una scrivania arcaica e sconnessa, nel frastuono di ferraglia rugginosa. Dallo scontro esce sconfitto, mentre l'uomo del Bronx ci rimette soltanto sul piano emotivo. La commedia è realistica e di gusto moderno. Nel gioco e nella sfida fra sesso e affari si insinua qualche battuta grossolana.