I VICERE’

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Politica-Società, Storia
Genere
Drammatico
Regia
Roberto Faenza
Durata
120'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Soggetto e Sceneggiatura
Roberto Faenza, Francesco Bruni, Filippo Gentili, Andrea Porporati in collaborazione con Tullia Giardina, Renato Minore Roberto Faenza, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Federico De Roberto
Musiche
Paolo Buonvino
Montaggio
Massimo Fiocchi

Orig.: Italia (2007) - Sogg.: Roberto Faenza, liberamente ispirato al romanzo omonimo di Federico De Roberto (1894) - Scenegg.: Roberto Faenza, Francesco Bruni, Filippo Gentili, Andrea Porporati in collaborazione con Tullia Giardina, Renato Minore - Fotogr.(Scope/a colori): Maurizio Calvesi - Mus.: Paolo Buonvino - Montagg.: Massimo Fiocchi - Dur.: 120' - Produz.: Elda Ferri per Jean Vigò Italia in collaborazione con RAI Cinema.

Interpreti e ruoli

Lando Buzzanca (principe Giacomo Uzeda), Cristiana Capotondi (Teresa Uzeda), Alessandro Preziosi (Consalvo Uzeda), Guido Caprino (Giovannino), Lucia Bosé (donna Ferdinanda), Franco Branciaroli (conte Raimondo Uzeda), Assumpta Serna (duchessa Radalì), Sebastiano Lo Monaco (Gaspare), Giselda Volodi. (Lucrezia), Paolo Calabresi (Giulente), Biagio Pelligra (Baldassarre), Giovanna Bozzolo (Graziella), Pep Cruz (don Blasco), Vito (fra' Carmelo), Jorge Calvo (Michele Radalì), Pino Calabrese . (conte Fersa), Anna Marcello (Chiara), Katia Pietrobelli (donna Margherita), Magdalena Grochowska (donna Isabella), Daniela Terreri (Lucia), Larissa Volpentesta (Concetta)

Soggetto

Intorno alla metà del 1800, ultimi anni della dominazione borbonica in Sicilia. Le esequie della principessa Tersa sono l'occasione perconoscere i componenti della famiglia Uzeda, discendenti dei Vicerè di Spagna. L'ultimo erede è Consalvo, un ragazzino da subito in conflitto con il padre che lo manda in un monastero benedettino. La storia di Consalvo viene seguita fino alla nascita dello Stato italiano e alla sua decisione di entrare in politica, candidandosi al Parlamento. Qui, in un suo comizio, afferma di essere dalla parte del poveri ma anche dei ricchi, di voler difendere lo Stato ma anche il valore della Chiesa.

Valutazione Pastorale

"I Vicerè", scritto da Federico De Roberto e pubblicato nel 1894, è romanzo tanto importante quanto (forse) volutamente trascurato. Certo la figura del suo autore è caduta nell'oblio a fronte dei suoi contemporanei (Verga, D'Annunzio, Fogazzaro...) che hanno beneficiato di maggiore attenzione. Tuttavia la sua riscoperta é importante, e il corposo volume merita una lettura (o rilettura). Magari anche prescindendo da questa messa in scena di Faenza che appare un po' troppo indirizzata a tirare le pagine verso l'attualità italiana, creando una 'obbligata' modernità dell'opera. Come in genere accade, la regia di Faenza é corretta ma troppo accademica, priva di quella grinta in grado di rileggere il passato e di interpretarlo con la saggezza dell'esperienza nel frattempo trascorsa. Niente di particolare, ma una modestia generalizzata che fa valutare il film, dal punto di vista pastorale, come discutibile, fermo restando il suo taglio problematico e l'occasione per dibattiti. UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e forse con maggiore pertinenza recuperato in occasioni mirate, per avviare riflessioni sul tema, molto importante, della storia d'Italia intorno alla fine del 1800.

Le altre valutazioni

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