I VIRTUALI

Valutazione
Inconsistente, banalità
Tematica
Cinema nel cinema
Genere
Commedia
Regia
Luca Mazzieri, Marco Mazzieri
Durata
80'
Anno di uscita
1996
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Indipendenti Regionali
Soggetto e Sceneggiatura
Marco Mazzieri, Andrea Galeazzi Marco Mazzieri
Musiche
Roberto Bonati
Montaggio
Carlo Fontana

Orig.: Italia (1996) - Sogg.: Marco Mazzieri - Scenegg.: Marco Mazzieri, Andrea Galeazzi - Fotogr.(Normale/a colori): Gino Sgreva - Mus.: Roberto Bonati - Montagg.: Carlo Fontana - Dur.: 80' - Produz.: Set 22.

Interpreti e ruoli

Marco Mazzieri (Marco), Andrea Galeazzi (Andrea), Laura Cleri (la madre), Edwin Onwuzuruike (il manager nigeriano), Andrea Bellanova (il guardiano del canile), Herman Weiskopf (il produttore austriaco), Luigi Bussolati (l'eremita del Po), Stefania Rocca, Pier Luigi Oddi, Rocco Papaleo

Soggetto

A Parma, nel mese di agosto, due amici, Andrea sceneggiatore, e Marco regista, sono impegnati nella redazione di un 'trattamento' cinematografico per un film e per uno spot. Discutono senza concludere, la riflessione si blocca su soluzioni che non convincono. Quando sono stanchi, i due passano a doiscutere di sport, poi disquisiscono sulla 'poetica', e tanto per variare e non morire dei noia discutono di sesso. A rompere la monotona serie di dialoghi sul niente intervengono, uno ogni 20 minuti, tre cani...che finiscono regolarmente nel canile comunale. Per ravvivare la storia, i due inseriscono una sequenza da ospedale psichiatrico, il pazzo però è il medico...Che ore sono? Mancano quattro minuti. Scena finale: il produttore non paga. Fiasco totale. "Il fatto è che siamo venuti su da soli, senza maestri. Zavattini? ah lui si, un vero maestro, ma non c'è più...Chi c'è?"

Valutazione Pastorale

Film di denuncia: il cinema muore perché non ci sono autori? Manacano i maestri? Manca la fantasia? Ma il cinema è realtà, altrimenti non funziona...E la poetica dove la mettiamo...? E i soldi?...senza soldi non si può fare cinema... Film inconsistente, strutturato e trascinato per 120' con discussioni barocche. Riflessioni talora senza senso, approssimative. Ma forse non voleva essere un film di denuncia...E cosa allora? Il produttore ha chiarito: "E' la comica odissea di un regista". Comica? Di certa comicità si muore...di noia.

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