IL BRANCO

Valutazione
Inaccettabile, Crudo
Tematica
Genere
Drammatico
Regia
Marco Risi
Durata
93’
Anno di uscita
1994
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
IL BRANCO
Distribuzione
Cecchi Gori Group
Soggetto e Sceneggiatura
Marco Risi, Andrea Carraro dal libro omonimo di Andrea Carraro
Musiche
Franco Piersanti
Montaggio
Franco Fraticelli

Sogg.: dal libro omonimo di Andrea Carraro - Scenegg.: Marco Risi, Andrea Carraro - Fotogr.: (panoramica/a colori) Massimo Pau - Mus.: Franco Piersanti - Montagg.: Franco Fraticelli - Dur.: 93’ - Produz.: Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica, Sorpasso Film - Vietato ai minori degli anni quattordici

Interpreti e ruoli

Giampiero Lisarelli (Raniero), Ricky Memphis (Pallesecche), Giorgio Tira-bassi (Sola), Salvatore Spada (Ciccio), Natale Tulli (Sor Quinto), Luca Zingaretti (Ottorino), Angelika Krautzberger (Marion), Tamara Simunovic (Sylvia), Sasha Altea, Roberto Caprari, Raffaella Cavoni

Soggetto

una domenica in un paese dell’agro romano, Raniero, aspirante carabiniere soprannominato per questo “Carruba” incontra i soliti amici al biliardo. Fidanzato con Esterina, mal sopporta il padre che gli rimprovera le balorde amicizie con Pallesecche, Ciccio, Ottorino, Sola e l’accidia. Giunge Sola con la notizia che due turiste tedesche, autostoppiste, “agganciate” da Ottorino, si trovano nella baracca del sor Quinto, a disposizione. Il gruppo si reca sul posto: una ragazza, Marion, viene tenuta nell’automobile di Ottorino, e l’altra, Sylvia, attende il successivo stupratore. Si è sacrificata per salvare l’amica, vergine, dal massacro. Raniero non è capace di usarle violenza e la porta in automobile dicendo che per lei ora basta. Ciò però scatena la furia degli altri su Marion, mentre le grida di costei e i rimproveri di Sylvia, che ha colto la debolezza, nel bene e nel male, del ragazzo, non lo smuovono. Anzi, egli insegue e picchia Sylvia quando questa tenta di scappare nel bosco che circonda la zona. Pallesecche intanto abusa di Sylvia sotto i suoi occhi, ma lui si limita a sfiorare la mano della ragazza. Mentre due del gruppo litigano, le ragazze tentano una vana fuga. Viene proposto di andare a chiamare gente in paese per abusare, a pagamento, delle due giovani. Ma il rifiuto di Marion a soggiacere all’ennesima sevizia fa sì che Pallesecche la colpisca mortalmente alla testa con un martello. Mentre tutti scappano, Sylvia compresa, Ottorino picchia selvaggiamente l’assassino; quindi incarica Raniero di inseguire Sylvia verso la ferrovia, e con gli altri porta via il cadavere. Raniero rintraccia la ragazza, ma questa si rifugia presso un casellante. Intervengono i carabinieri che arrestano così Raniero.

Valutazione Pastorale

le cronache confermano, purtroppo, l’estrema attualità della violenza giovanile in genere e quella contro la donna in particolare. Il film si apre con una serie di insulti e minacce registrate tra nordisti e sudisti a Radio Radicale, quasi a voler ricondurre semplicisticamente all’autentica frattura socio-economica, mai sanata, il clima di disagio e di violenza di talune fasce giovanili nel Paese. La descrizione dei caratteri del branco è condotta con molto mestiere, non risparmiando allo spettatore un clima di realistica volgarità che già prelude all’interminabile sequenza dello stupro. Anche se il regista offre alcune soluzioni narrative valide, come quella del primo piano di Sylvia e Raniero che parlano in automobile, mentre le grida di Marion echeggiano dalla baracca come unica, ma ancor più agghiacciante testimonianza del massacro psico-fisico cui viene sottoposta, tutto il film, pur orientato chiaramente ad ispirare nello spettatore il disgusto per il comportamento di questa scellerata torma di giovinastri, finisce per indulgere continuamente in una sorta di apologia dell’impresa scellerata che costoro stanno compiendo.

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