IL DIRITTO DI UCCIDERE

Valutazione
Consigliabile, Problematico, dibattiti **
Tematica
Guerra, Politica-Società
Genere
Drammatico
Regia
Gavin Hood
Durata
102'
Anno di uscita
2016
Nazionalità
Gran Bretagna
Titolo Originale
Eye in the Sky
Distribuzione
Teodora Film
Musiche
Mark Kilian, Paul Hepker
Montaggio
Megan Gill

Orig.: Gran Bretagna (2015) - Sogg. e scenegg.: Guy Hibbert - Fotogr.(Panoramica/a colori): Haris Zambarloukos - Mus.: Mark Kilian, Paul Hepker - Montagg.: Megan Gill - Dur.: 102' - Produz.: Ged Doherty, Colin Firth, David Lancaster per Raindog Film, Entertainment One.

Interpreti e ruoli

Helen Mirren (col.lo Katherine Powell), Aaron Paul (Steve Watts), Alan Rickman (Tenente Generale Frank Benson), Phoebe Fox (Carrie Gershon), Barkhad Abdi (Jama Farah), Daniel Fox (Tom Bellamy), Iain Glen (James Willet), Jessica Jones (Kate Barnes), Jeremy Northam (Brian Woodale), Monica Dolan . (Angela Northam)

Soggetto

Individuata una cellula terroristica a Nairobi, il colonnello inglese Katherine Powell ne pianifica a distanza l'abbattimento. L'operazione è resa possibile da un drone che funge da occhio collocato in una base nel Nevada. A pilotare il drone c'è Steve Watts, giovane ufficiale alla sua prima missione. Quando tutto sembra pronto, Watts si accorge che nel campo d'azione dell'attacco rimarrebbe coinvolta anche una bambina. Nella base londinese nessuno si prende la responsabilità di una decisione difficile e delicata...

Valutazione Pastorale

La guerra contemporanea ha acquisito modalità di comportamenti all'insegna di una raffinata tecnologia, e tuttavia la possibilità di risolvere rapidamente i problemi più che eliminare aumenta le difficoltà. E' vero infatti che oggi il sorgere di una maggiore coscienza delle conseguenze di un'azione bellica porta a fermarsi per un attimo, a riflette sul destino del coinvolgimento forzato di chi in quella particolare azione si trova per caso. Insorge così un problema etico che riguarda la scelta da fare, quale versante far prevalere, quanto siano da preferire i diritti del singolo agli interessi di una Nazione. Lungo un simile scenario si muove questo bel copione, che con crescente vigore drammatico fa scontrare i soggetti in causa con il tempo sempre più ridotto a disposizione per la scelta finale. In una incalzante escalation, dall'ufficiale Katherine il problema si allarga fino a coinvolgere segretari di stato, ministri della difesa, presidenti. Nodo centrale resta la vita della ignara bambina, da salvare o sacrificare. In mezzo ci sono uomini e donne, ciascuno con la propria parte di responsabilità, con il carico di una umanità ormai difficile da ignorare: un problema etico, appunto, che l'iindossare una divisa apre in modo aspro e profondo. Anche la guerra non potrà più essere la stessa. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e da approfondire con dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive circostanze come occasione per riflette su argomenti magari non nuovi ma resi più complessi dalla presenza delle tecnologie e dalla consapevolezza del rispetto dovuto agli altri (all'avversario).

Le altre valutazioni

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