IL FLUIDO CHE UCCIDE

Valutazione
Accettabile-riserve, Crudezze
Tematica
Genere
Fantascienza
Regia
Chuck Russell
Durata
100'
Anno di uscita
1989
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
THE BLOB
Distribuzione
Columbia Tri Star Films Italia
Soggetto e Sceneggiatura
Chuck Russell, Frank Darabont
Musiche
Michael Hoenic
Montaggio
Terry Stokes, Tod Feurman

Sogg. e Scenegg.: Chuck Russell, Frank Darabont - Fotogr.: (panoramica/a colori) Mark Irwin - Mus.: Michael Hoenic - Montagg.: Terry Stokes, Tod Feurman - Dur.: 100' - Produz.: Jack Harris, Elliott Kastener

Interpreti e ruoli

Kevin Dillon (Brian Flagg), Shawnee Smith (Meg Penny), Donavan Leitoh (Paul Taylor), Jefrey De Munn (Sheriff Herb Geller), Candy Clark (Fran Hewitt), Joe Senega (Dr. Meddows), Billy Beck (Can Man), Art La Fleub

Soggetto

in una città americana un grosso bolo viscoso, caduto a quanto pare dal cielo, incapsula e distrugge il corpo di un vecchio raccoglitore di lattine vuote. Poi tocca ad un ragazzo, compagno della graziosa Meg Penny, indi allo sceriffo, poiché la massa misteriosa è cresciuta, si è dilatata e dilaga per ogni dove, divorando ciò che più le aggrada. Si pensa ad un pessimo dono offerto alla Terra da qualche galassia con intenti chiaramente distruttivi, invece è un prodotto della guerra batteriologica, preparato in laboratorio e che ora il malvagio dottore Meddows sta sperimentando, avendo ai suoi ordini soldati e mezzi adeguati e disposto, se necessario, a sacrificare anche la più pacifica delle popolazioni. Lo ha capito ad un certo momento Brian Flegg, uno dei teppistelli motorizzati da tempo inviso alla polizia, ma per l'occasione intelligente ed efficiente. Egli dopo aver salvato Meg, lanciandosi arditamente in motocicletta per liberarla dalla orrenda massa gelatinosa ha un'idea geniale: congelare questa mucillagine diventata enorme, utilizzando le macchine della neve artificiale, di cui la città è dotata per la imminente stagione turistica invernale. Brian ha vinto ed i perversi scienziati se ne tornano sconfitti ai loro laboratori di morte.

Valutazione Pastorale

vicenda fantascientifica. Ennesima variante anche del genere horror, qui affidata non ai soliti zombi, nè a mostri feroci tutti artigli e muciliaggini bavose, ma alla tensione ed al terrore. Niente fluido, per l'esattezza: piuttosto una gelatina color fragola, vischiosa e repellente, che cola, penetra e dilaga incutendo paura e diventando una montagna di mucose e di bocche vorac-issime in costante autoriproduzione.

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