Il male non esiste

Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Amore-Sentimenti, Carcere, Donna, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Giustizia, Lavoro, Libertà, Male, Morte, Politica-Società, Potere
Genere
Drammatico
Regia
Mohammad Rasoulof
Durata
150'
Anno di uscita
2022
Nazionalità
Germania/Repubblica Ceca/Iran
Titolo Originale
There is no Evil
Soggetto e Sceneggiatura
Mohammad Rasoulof
Fotografia
Ashkan Ashkani
Musiche
Amir Molookpour
Montaggio
Meysam Muini, Mohammadreza Muini
Produzione
Cosmopol Film, Europe Media Nest, Filminiran

Interpreti e ruoli

Ehsan Mirhosseini (Heshmat), Shaghayegh Shoorian (Razieh), Kaveh Ahangar (Pouya), Alireza Zareparast (Hasan), Salar Khamseh (Salar), Darya Moghbeli (Tahmineh), Mohammad Valizadegan (Javad), Baran Rasoulof (Darya), Shahi Jila (Zaman), Mahtab Servati (Nana)

Soggetto

Heshmat, padre e marito affettuoso e sollecito, si sveglia ogni mattina per andare al lavoro. Ma qual è il suo lavoro? Pouya, è un giovane soldato di leva che non vuole obbedire a un ordine. Javad, anche lui soldato, approfittando di una licenza va dalla fidanzata per festeggiarne il compleanno e ufficializzare il loro legame: dovrà confrontarsi con un evento doloroso per la ragazza e la sua famiglia del quale è stato in qualche modo “complice”. Bahram, medico che vive in una sperduta fattoria con la moglie apicultrice, ospita per qualche giorno la nipote Darya, emigrata anni prima con la famiglia in Germania, alla quale ha deciso di rivelare un segreto.

Valutazione Pastorale

“Il male non esiste” (“There Is No Evil”), Orso d’Oro alla Berlinale nel 2020, è un film a episodi diretto del regista iraniano Mohammad Rasoulof, classe 1972, le cui opere nel suo Paese sono state spesso censurate e lui stesso è sottoposto a restrizioni della libertà personale, tanto che a suo tempo non poté andare a Berlino a ritirare il premio. Quattro storie di uomini semplici – messe in scena in capitoli separati, ciascuno con un titolo specifico – che si trovano a fare i conti con un regime che chiede loro di uccidere “legalmente” un altro essere umano. È possibile, è giusto opporsi alla pena di morte? Ancora di più, è possibile e giusto ribellarsi a un qualsiasi ordine che la nostra coscienza non riesce ad accettare? La libertà ha un prezzo. In Iran il servizio militare è obbligatorio e chi non lo porta a termine viene, di fatto, posto ai margini della società: nessuna possibilità di studiare, lavorare o espatriare…. Siamo disposti a pagarlo? Certo, si può anche continuare a vivere tranquilli, senza porci il problema, convincendoci che, in fondo, è solo lavoro e che stiamo facendo semplicemente il nostro “dovere”. Ciascuno, sembra dirci il regista, trovi la risposta dentro di sé. Rasoulof mantiene saldamente le fila della storia, con grande efficacia narrativa e visiva. I racconti si sviluppano con piccole rivelazioni progressive, che tengono sempre alta l’attenzione e il coinvolgimento emotivo dello spettatore. 150 minuti di luce vivida, di orizzonti vastissimi, di terra brulla che sboccia in improvvise oasi verdi di acque limpide, di alveari carichi di miele, ma anche del buio soffocante della prigione fatta di cemento e sbarre, del traffico asfissiante nella città e delle tante “piccole” umiliazioni e restrizioni che le donne devono sopportare ogni giorno… Un particolare che vale la pena sottolineare circa la colonna sonora, peraltro molto suggestiva: alla fine del secondo episodio, dall’auto del protagonista in fuga, partono, altissime, le note di “Bella ciao”, non nella famosissima versione riferita alla lotta partigiana, ma in quella meno nota delle mondine e cantata, con la sua voce profonda e inconfondibile, da Milva. Il film “Il Male non esiste” è consigliabile, complesso e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria anche come occasione per discutere e approfondire temi quali il senso e il limite dell’obbedienza, la pena di morte, il valore della libertà. In presenza di adolescenti è bene prevedere l’accompagnamento di adulti ed educatori che aiutino a contestualizzare e comprendere i molti temi in campo.

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