Il mistero Henri Pick

Valutazione
Brillante, Consigliabile, Adatto per dibattiti
Tematica
Giallo - Triller, Letteratura
Genere
Commedia
Regia
Rémi Bezancon
Durata
100'
Anno di uscita
2019
Nazionalità
Belgio, Francia
Titolo Originale
Le mystère Henri Pick.
Distribuzione
I wonder pictures
Soggetto e Sceneggiatura
Rémi Bezançon, David Foenkinos, Vanessa Portal
Fotografia
Antoine Monod
Musiche
Laurent Perez del Mar
Montaggio
Valérie Deseine
Produzione
Eric Altmayer, Nicolas Altmayer, Isabelle Grellat,

Interpreti e ruoli

Fabrice Luchini (Jean Michel Rouche), Camille Cottin . (Joséphine Pick), Alice Isaaz (Daphné Despero), Bastien Bouillon (Fred Koskas), Hanna Schygulla (Ludmila Blavitsky)

Soggetto

Il famoso critico letterario Jean Michel Rouche presenta nella sua trasmissione dedicata alle novità editoriali, un curioso libro trovato in Bretagna in una biblioteca che raccoglie i tanti manoscritti rifiutati dagli editori. Si intitola “Le ultime ore di una storia d’amore”…

Valutazione Pastorale

Tutto comincia quando Rouche, critico raffinato ma molto pignolo, nell’intervistare la vedova di Pick, si lascia andare ad una parola di troppo, arrivando ad insinuare l’ipotesi che il vero autore non sia Pick, che di mestiere faceva il pizzaiolo, ma un’altra persona. Da quel momento la ricerca della verità diventa per Rouche un impegno prioritario. Partendo da un uomo che, a detta di tutti, non ha scritto niente, tranne la lista della spesa, il critico fa nascere il sospetto che il caso sia stato costruito a tavolino, e che al fondo ci sia una truffa. Rouche inizia così ad indagare, affiancato da Josephine Pick, figlia di Henry a sua volta molto desiderosa di risolvere il caso. Il film si snoda secondo l’ottica di quel meccanismo brillante e di forte presa, che attraversa la commedia e la unisce a sprazzi di note di costume, accenni di ironia, sotto l’ala vigile del thriller di sapore letterario. Questi diversi momenti sono guidati in maniera compatta dalla presenza di Fabrice Luchini, tra i più versatili attori francesi di oggi. Forse, in certi passaggi, la voglia di disegnare il ritratto della piccola provincia francese, con sapori e umori fortemente caratterizzati, prevale sullo spazio da dare al “giallo” che rimane poco approfondito. La commedia comunque conserva una bella freschezza narrativa e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, brillante e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come opportunità di aprire qualche riflessione sul tema del vero/falso nella creazione artistica.

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